venerdì 31 agosto 2007

L’ Introduzione

"Come è stato detto autorevolmente, la verità sull'11 settembre non la conosceremo mai: non nei prossimi cento anni almeno."

Senza meglio specificare a quale autorità appartenga questo pessimismo (che potrebbe anche non essere del tutto ingiustificato), nell' introduzione al libro Zero, Giulietto Chiesa ne deduce che l' affermazione in sé contiene l' ipotesi che con la versione ufficiale sull' 11/9 non ci è stata detta la verità.

Questa stessa premessa potrebbe però essere interpretata anche diversamente: "Il libro che vi apprestate a leggere ha poco da spartire con la Verità che scopriranno, se tutto va bene, i vostri nipoti quando diventeranno a loro volta nonni. Ma noi non potevamo di certo aspettare un secolo per la pubblicazione. E, nel dubbio, abbiamo sparato a Zero!"

Per evitare che qualcuno possa scoraggiarsi di fronte al sovrumano lasso di tempo proposto, Chiesa cerca di spiegarci il motivo per cui anche ai giorni nostri la ricerca è fondamentale:

"…per il solo fatto di esistere, si pone come barriera alla prosecuzione della guerra infinita che è cominciata l'11 settembre e che non accenna a terminare e, anzi, continuamente minaccia di estendersi e di incendiare il mondo."

Interessante: ora capisco perché la guerra all' Iran è imminente da qualche anno. Siccome qualcuno continua a spifferare la data dell' attacco nei siti di controinformazione, a Washington sono costretti a posticiparlo. Qualcosa però deve essere andato storto con l' Iraq. Nonostante la moltitudine di ricercatori, la guerra c' è stata ugualmente. E anzi: continua tutt' ora. Ho come il sospetto che questa ricerca non sia poi tanto efficiente come barriera alla prosecuzione della guerra infinita.

Ma non voglio sottilizzare troppo. Anche perché Giulietto mi è simpatico. E dice anche cose con cui concordo pienamente. Chiede, ad esempio, una commissione di inchiesta internazionale, composta da "saggi, al di sopra di ogni sospetto, di ogni vincolo, di ogni affiliazione, di ogni interesse", per fare luce sui misteri dell' 11/9. Si rende perfettamente conto che l' idea stessa è pura utopia, ma nessuno può impedirci di sognare un mondo migliore! Per cui, voto anche io SI' al giurì internazionale. Si potrebbe finalmente sgomberare il campo dalle tante idiozie sentite in questi anni, e tutti i professori universitari, giornalisti autoproclamati e ingegneri fatti in casa potrebbero tornare ad occuparsi delle proprie materie di competenza. Oppure in miniera, nel caso non ne disponessero di alcuna. A proposito, vorrei segnalare un candidato che, da quel che mi risulta, sarebbe perfetto: Bazant. (Vorrei segnalare, sempre a proposito, la signorilità con cui Chiesa si è precluso la possibilità di partecipare a questa ipotetica commissione. E non perché lui sia il sosia di Stalin più perfetto che si sia mai visto - e Stalin che urla "non sono antiamericano" potrebbe essere una barzelletta per qualcuno -, piuttosto perché sono le sue frequentazioni politiche ad essere, diciamo così, non esattamente "al di sopra di ogni sospetto")

Giulietto però, uomo di sostanza, torna subito con i piedi per terra:

"…appaiono davvero ben ridicoli e miseri tutti i tentativi di razionalizzare quell'evento basandosi sul senso comune, o di racchiudere l'evento all'interno della sequela dei particolari tecnici, dei dettagli, che è poi il modo migliore per renderlo incomprensibile, perché lo decontestualizza, perché il mare di particolari impedisce di guardare l'insieme, perché è il vecchio vizio di concentrarsi sull'albero per non vedere la foresta."

Guardare l' insieme… guardare l' insieme… Questa esortazione non mi è nuova. (Brrr…) E a mio parere rappresenta il nocciolo di questa introduzione. Equivale a dire: "Le torri del WTC sono state demolite. La guerra al terrorismo che ne è conseguita ce lo dimostra incontrovertibilmente. E chiunque osi obbiettare qualcosa è un gatekeeper. Un Chomsky! O un debunker, di quelli che cercano il pelo nell' uovo, ignorando l' uovo! ".

Viene qui in soccorso dei debunker la saggezza popolare, secondo la quale "tira di più un pelo, di un carro di uova" e pertanto non posso essere pienamente d' accordo con una impostazione del genere, ma almeno Chiesa dice subito da chi guardarsi le spalle e parla chiaro!

Anche se non sempre:

"«Ma lei sta sostenendo che gli americani se lo sono fatto da soli?».
Naturalmente nessuno degli autori qui presenti sostiene una tale imbecillità…
"

Khm… Riassumendo: non è stato Bin Laden. La versione ufficiale è una colossale bugia. Il contesto indica che tutto è stato preordinato. Ma sostenere che "gli americani se lo sono fatto da soli" è una imbecillità!!!

Chi è stato allora e perché? Il mistero si infittisce. Certo, dovrei leggere il resto del libro, nel quale forse è stato risolto e Chiesa ovviamente non ha voluto svelarne il finale. D' altra parte questa era solo l' introduzione.

Falsi allarmi

Il rientro dalle ferie d' agosto è un momento traumatico per tutti quelli che sono nella spiacevole situazione di dover far fronte alle quotidiane necessità passando gran parte del restante dell' anno in una qualche specie di miniera con la piccozza in mano. Motivo per cui non mi meraviglia particolarmente lo straordinario concentrarsi di allarmi che hanno caratterizzato questi ultimi giorni dei miei siti preferiti.

Il primo di questi ad avermi particolarmente angosciato è stato Noble Resolve 2, anche perché annunciava un disastro che si sarebbe verificato entro tempi brevissimi. Non risulta che sia successo alcunché di preoccupante durante l' esercitazione, ma da allora si è assistito a un fitto susseguirsi di avvisi.

A futura memoria, vorrei qui raccogliere in un elenco gli allarmi che il controinformato si ritrova ad affrontare, sperando che si rivelino tutti falsi nel tempo.

Naturalmente il post sarà debitamente aggiornato in futuro.


20/08/07 Noble Resolve 2 (falso allarme)

28/08/07 Crack finanziario entro il 21 settembre (falso allarme)

29/08/07 Enorme attentato verso la fine del 2007

30/08/07 Evento terroristico nelle prossime settimane/mesi

03/09/07 Incenerimento dell' Iran: dopo il 03/09/07, o dopo il 01/09/08


giovedì 23 agosto 2007

Hey-ho, hey-ho

... andiam a lavorar.



Mazzucco dovrebbe essere il secondo da destra, mentre dice: "...devo andare in miniera a lavorare, e non ho più il tempo di scrivere articoli seri."

Quando invece di tempo ne aveva in abbondanza...

Lasciamo stare, non rivanghiamo il passato. Ma non disperino i controinformati: nonostante la tanto odiata selezione darwiniana sia in perenne agguato, Blondet c' è ancora , fresco di ferie, e da qualche tempo anche il sito comedonchisciotte ha sapientemente variegato la propria offerta di informazione. Ci sarà di che nutrirsi quindi. Almeno per i prossimi dieci, massimo quindici anni...

Non c’ era fretta

Blondet è tornato. Dal Sud Italia. Con un articolo dal titolo rassicurante: "Non c'è fretta". Suppongo che nell' arretrato meridione ci sia andato per godersi un po' di meritata vacanza. E' tornato, senza fretta, lamentando l' impossibilità di comunicare da un posto in cui "agisce una brutale inciviltà, che peggiora incurabilmente". Mi ricorda un po' quei civilissimi tedeschi che dopo essersi goduti un po' di Italia, la raccontano focalizzando l' attenzione su "pizzaspaghettimafia".

E' tornato, senza fretta, dicevo, e visto l' articolo: che fretta c' era? Dice: "Tutto il peggio è già avvenuto." (Fosse tornato prima, forse si sarebbe potuto limitare i danni...)

Nei giorni che hanno segnato il pesante calo delle borse, con un orecchio costantemente sintonizzato su Radio 24, per la prima volta ho aspettato e sperato con tutto il cuore che Blondet si facesse vivo al più presto! Forte delle precedenti esperienze con lo zio, sarebbe bastato uno qualsiasi dei suoi soliti "Moriremo tutti!" per tranquillizzarmi. Invece nulla. Il silenzio è stato più allarmante di qualunque sua previsione. "Che abbia prelevato tutti i suoi risparmi e si sia rifugiato in un bunkerantirecessione?" – speculavo.

In sua assenza, anche gli altri di Effedieffe hanno letteralmente perso la testa. L' altro giorno, leggevo in un articolo sul Reiki: "Se si vuole la guarigione totale di tutto quel che si è (corpo, anima e spirito), si deve riconoscere in primo luogo la sovranità infinita di Dio (dell'unico Dio, dell'unica Chiesa), la debolezza e la miseria della propria condizione e la potenza infinita guaritrice dell'unico Signore e Salvatore, Gesù Cristo, nel cui nome ogni ginocchio si piega e si piegherà in eterno." Non so quanti lettori concorderanno con la mia lettura, ma secondo me, dietro a queste frasi celestiali si cela anche una velata minaccia. Nel dubbio le ho riportate, esclusivamente per il vostro bene. Per quanto mi riguarda infatti, ho già pagato 2 anni fa, a causa di un ginocchio evidentemente non sufficientemente flessibile, con una dolorosissima rottura dei legamenti.

De Fina invece, in questi giorni ha scoperto che, a lungo andare, le troppe sparate possono ripercuotersi anche sul portafoglio. Effedieffe è stata esclusa dal consueto Meeting di Comunione e Liberazione che si tiene a Rimini, per cui lì non può vendere più i propri libri. "La ragione dell'esclusione è del tutto politico-ideologica; Blondet, nostro autore di punta, è incompatibile con la linea di totale asservimento da parte di Comunione e Liberazione ai guerrafondai usraeliani." Il signor De Fina, se proprio non vuole guardare in faccia la realtà, invece di elencare il popò di incontri che il popolo di CL dovrà "sorbirsi" quest' anno, provi a consolarsi in questo modo: i ciellini già ospitano regolarmente Andreotti e Berlusconi, continuare a tenersi pure Blondet per loro significherebbe la fine. Mors tua vita mea.

Ma mentre così si disperavano su effedieffe, la controinformazione si è rimboccata le maniche: certe cose sul crack finanziario qualcuno le doveva pur dire. Il primo a sbottonarsi è stato Benetazzo, con un ghignante articolo che sintetizzerei così: "Ve l' avevo detto, Io!". (Ma se è per questo, aveva anche detto che in caso di vittoria del centrosinistra alle elezioni, sarebbe emigrato.) Poi è arrivato Giulietto Chiesa. Del suo articolo, lo ammetto, ho capito pochino, anche perché in quei giorni ero assillato da una domanda: "Quanto tempo mi rimane?". Di tutto il resto, spero lo capirete, non mi interessava un granché. L' oracolo Giulietto mi ha risposto: "Le classi politiche arriveranno a capire quello che ci sta arrivando addosso nel prossimi quindici anni: cioè quando ci sarà arrivato addosso." Ah beh, ma allora! Alla faccia di quel corvaccio di Blondet, che mi dice sempre domani, o al massimo dopodomani (ma li mors tua!)… 10-15 anni non sono poi così pochi! Mi sono un po' rasserenato sentendo questa buona notizia, mentre invece Chiesa si mostrava preoccupato: "Già mi pare di vedere molti lettori storcere il naso: ma questo è catastrofismo!" No, io no! Anzi… (Catastrofismo è Noble Resolve 2. Questo, a confronto, è quasi l' augurio di una lunga vita serena!)

Ed ecco che oggi torna invece lo zio Maurizio, più abbronzato che mai, ma sempre con qualche sassolino da togliersi dalle scarpe (questa volta quella di qualche spiaggia del Sud, come abbiamo visto). Poi ci racconta che moriremo tutti… bla bla bla… come nel '29… bla bla bla. Niente di nuovo insomma. No, un momento… come è quella frase prima del '29? "Questa crisi è tra noi e ci resterà per dieci, quindici anni…" Accipicchia! E' tornato quando il "peggio è già avvenuto", per ripetere la solita solfa e fare uno shakerato con le valutazioni di Chiesa, secondo il quale la crisi arriva tra 10-15 anni, mentre per lui è già qui e non se ne andrà prima di 10-15 anni.

Il controinformato non sa proprio più a chi credere. Ecco perché, zio Maurizio, forse stava meglio prima che tu tornassi. Per riportare il solito casino… davvero non c' era fretta alcuna.

USA-FREE: NEL CASO TU TORNASSI, 'N TE SPUTO, CHE T'AMPROFUMO! :D

lunedì 20 agosto 2007

Quei bravi ragazzi

Nel corso di uno spensierato giretto sul web, mi sono imbattuto in un articolo di John Battista. Sono certo che la totalità dei lettori di questo blog sappia già di chi sto parlando, ma nel caso in futuro capitasse da queste parti qualcuno che ne fosse all' oscuro, vorrei precisare che non si tratta del Battista barbaramente decapitato da questo post apparso in rete, bensì di quello che su questo blog, alla mia domanda sul perché non avesse subito sbugiardato Mazzucco con la questione SAP sul suo forum, ha risposto: "Sinceramente l'argomento non era connesso a Crono911 e non era opportuno parlarne lì…". Comprensibile: vuole tenere pulito il forum da cose "non attinenti". Ma a questo punto si potrebbe pensare che anche il thread "Luogocomune bara sui numeri" lì ospitato sia strettamente attinente a Crono911. Stessa cosa dicasi per "aaa esperto informatico cercasi", nella sezione "Off Topic", creata proprio "per parlare d' altro".

Nessuno mi fraintenda, per favore: John Battista è un bravo ragazzo e non racconta frottole. Solo che ogni tanto butta lì la prima cosa che gli viene in mente. Per fortuna è stato invece molto più accorto nella stesura di "Al-Qaeda: database della CIA?", che inizia così:

"Quando si svolgono attività di studio e di ricerca sui fatti dell'11 settembre 2001, capita sovente di imbattersi in affermazioni ripetute e rilanciate su centinaia di siti, al punto che diventa quasi naturale pensare che le stesse rispondano a verità.

Molto spesso, però, quando si prende la briga di voler verificare tali affermazioni, si finisce per scoprire che la loro fondatezza è inversamente proporzionale alla loro diffusione e notorietà."

Verissimo. E' quella stranota tecnica di controllo mentale che si basa sulla ripetizione. Orwell sosteneva che funzionasse. Evidentemente però è ancora un po' da perfezionare: quando sono stati resi pubblici i filmati del Boeing che si schiantava sul Pentagono, tutti i telegiornali assicuravano che l' aereo fosse visibilissimo, ma… come dire… nonostante ciò, in molti hanno preferito continuare a credere ai propri occhi. Infatti, tanti mesi dopo, qualcuno ha dovuto scrivere un articolo dal titolo "Perché non si vede chiaramente un aeroplano nei filmati del Pentagono?"

Ma naturalmente Battista non voleva dire questo, bensì semplicemente introdurre le tre affermazioni che nel seguito dell' articolo smentirà brillantemente.

  1. Al-Qaeda è un database della CIA
  2. Nessuno aveva mai sentito parlare di Al-Qaeda prima dell' 11 settembre
  3. Al-Qaeda e Bin Laden sono stati creati e finanziati dalla CIA

Comincia di gran carriera con il punto 1, citando Mazzucco come esempio di cattiva informazione. (Bella forza- potrebbe dire qualcuno -fin lì ci arriva pure Usa-free!) In pochi passaggi a ritroso, passando per Cook e Blondet, Battista individua la sorgente della bufala in un articolo del 2004 di un certo Bunuel , che tra l' altro è anche autore di una analisi decisamente alternativa pubblicata nel "Le Pentagate" di Meyssan. Mistero risolto, trovato il colpevole, reo anche di coltivare la pessima amicizia con "il padre delle teorie cospirazioniste sull' 11/9".

Ora io non intendo affatto studiarmi l' opera omnia di questo Bunuel per decidere se è uno con cui andrei a prendere un caffè o meno, ma da quel che mi risulta, in questo caso è innocente! Il primo a fare l' affermazione è stato proprio Meyssan nel suo libro pubblicato all' inizio del 2002 "L' incredibile menzogna". Non ce l' ho a portata di mano per poter indicare il numero di pagina, ma a beneficio di tutti segnalo che a pagina 54 di questo file (pdf, in inglese) potete comunque trovare la frase incriminata (che qui addirittura è: "…Al-Qaeda [literally "the base" of Data]"!).

Io comunque lo capisco: cerca e ricerca tra centinaia di siti complottisti che ti rimandano da uno all' altro , Battista si è stufato delle loro curiosità e ha pensato che tanto nessuno sarebbe stato così scemo da sprecare ore intere per andare a verificare l' etimologia di "Al-Qaeda". Che sia "la base" oppure "database", poco cambia. Sempre di organizzazione terroristica si tratta e, con il dovuto rispetto, chissenefrega di chi ha detto la stupidata per primo?! Aggiudicato allora: che Bunuel sia.

Anche il secondo punto che John si è proposto di confutare si è rivelato un gioco da ragazzi: non penso siano state necessarie ore di ricerca per scovare i documenti ufficiali antecedenti al 2001 in cui Bin Laden e Al-Qaeda venissero nominati. Anche perché qualche membro di Al-Qaeda era già coinvolto nell' attentato al WTC del 1993. Tra i responsabili c' era anche un certo Ramzi Yousef. E' stato suo zio, il famigerato Khaled Shaikh Mohammed (ideatore anche dell' 11/9) a finanziarlo con un bonifico di ben 660 dollari (che curiosamente coincide con la mia rata d' affitto e spero perciò vivamente che il padrone di casa sia una gran brava persona). L' esplosivo invece, stando a un articolo pubblicato dal N.Y.Times, pare che l' abbia fornito l' FBI. Insomma, gira e rigira, dietro all' attentato del 1993, c' era sempre lo zio.

Devo invece ammettere che il terzo punto, pur vedendo un Battista sempre disinvolto, ho fatto un po' di fatica ad assimilarlo. Ma cercherò di andare in ordine, perché ogni storia che si rispetti, va raccontata dall' inizio: Al-Qaeda nasce nel 1988. Bergen dice che ci siano prove schiaccianti a riguardo. E' un peccato che nell' atto d' accusa citato poche righe prima invece si dicesse: "in or about 1989". Non è esattamente la formula più schiacciante che si possa concepire, però … dai: circa. Non fossilizziamoci su questi dettagli. Se va bene il Bunuel di prima, che differenza vuoi che faccia 88 o 89? Il periodo coincide comunque, circa, con quello che sulla scena politica internazionale registrava la ritirata delle truppe sovietiche dall' Afghanistan, dove avevano trovato il proprio Vietnam, grazie alla valorosa lotta dei mujaheddin. E di Bin Laden.

Ma come giustamente argomenta John Battista nel suo articolo, si impone ora la doverosa distinzione tra mujaheddin afghani e mujaheddin arabi. Entrambi hanno combattuto l' armata rossa, l'hanno fatto fianco a fianco, ma in comune avevano poco altro, se non forse un eccesso di fervore religioso. Solo i primi infatti erano armati e sostenuti dagli Stati Uniti nell' ottica antisovietica sin dall' inizio del conflitto, mentre Osama, diciassettesimo figlio di uno straordinariamente fertile papà Bin Laden , combatteva per i pifferacci suoi per dimostrare ai suoi ben 51 fratelli che quello del numero 17 è niente altro che una bufala. Dato che lui disponeva di un po' di grana, probabilmente poteva permettersi di comprare dagli USA gli armamenti che gli erano necessari, e magari anche le immagini satellitari delle postazioni nemiche, mentre a quegli straccioni di mujaheddin afghani questi servigi erano offerti gratuitamente dagli americani, forse già animati dallo stesso spirito umanitario delle odierne "missioni di pace".

Questi sono comunque dettagli di poco conto. Sta di fatto che Gorbaciov ha battuto ritirata e, non appena l' utile idiota Osama ha deciso di optare per il marchio Al-Qaeda, subito gli hanno appioppato il dispregiativo di "terrorista". Qualche anno dopo non è andata molto meglio ai mujaheddin che hanno preferito invece chiamarsi Talebani… Ma qui si rischierebbe di finire lontano dal punto cui invece preferisco arrivare: è semplicemente disarmante il candore con cui quei bravi ragazzi della CIA smentiscono ora di aver mai avuto alcuna relazione con il ricercato numero uno del mondo e la sua ciurma, perché è piuttosto semplice scorgere una seppur tenue relazione tra le due organizzazioni (di cui solo una criminale) nell' imbarazzante condivisione di obiettivi nelle gloriose battaglie contro l' URSS.

Come giustamente osserva John Battista, è dunque falso anche che "Al Qaeda e bin Laden siano stati creati e finanziati dalla CIA", anche perché lo sostiene pure Al-Zawahiri, numero due dell' organizzazione nel suo libro! Di conseguenza, "la realtà è completamente differente" anche rispetto a quanto sostenuto da coloro che hanno qualche riserva sul mea culpa di Bin Laden riguardo all' attentato degli attentati. Mi domando solamente che credibilità possano avere questi numero 2 o numero 3, che pur di andare in TV prima delle elezioni per vendere qualche guerra santa (e ora ho scoperto: anche qualche libro in più) direbbero e farebbero qualunque cosa?! E che dire del cantastorie numero uno al mondo? Una volta doverosamente sgomberato il campo dai presunti sosia, deve essere stato infatti Osama in persona a negare il proprio coinvolgimento negli attentati, parandosi il dietro con l' Islam che vieta l' uccisione di innocenti. Forse temeva che i suoi 51 fratelli se la prendessero con lui, perché con quel fattaccio rischiava di mandare a monte i loro affari con la famiglia Bush. Poi però, da bravo ragazzo, ci ha ripensato e ha confessato: "Yes, I did it", andwhocares (per i non anglofoni: chissenefrega) del Corano?

Atteggiamento curioso per uno che agita l'indice dagli schermi di tutto il mondo cercando di fare proseliti. Ne mina la credibilità più di quanto possa fare qualunque controdisinformazione perché, per rifarmi al magnifico finale di John che vorrei solo personalizzare un po': la realtà, se volete, è completamente differente.

domenica 19 agosto 2007

Curioso



11 settembre : Incendio a Ground Zero

pubblicato da Redazione il 18/8/2007 23:00:00 (165 letture)

E' in corso in questo momento un incendio all'edificio della Deutsche Bank, proprio accanto a Ground Zero. Ho avuto la notizia al telefono, direttamente da un iscritto di luogocomune, che si trovava casualmente sul luogo, e che in questo momento sta filmando l'incendio.

Per ora non sappiamo altro. Speriamo comunque, visto che è in acciaio, che non crolli come tutti gli altri.

EDIT: Curioso, l'edificio in fiamme è proprio quello che era rimasto pieno zeppo di polvere contaminata, e che non solo a questo punto era diventato inabitabile, ma non si sapeva nemmeno come "liberare" da quella polvere, ora che se ne conoscono i contenuti.


Siccome i luogocomunisti sono ovunque, Mazzucco è sempre il primo ad esser informato sui fatti del mondo. Purtroppo però alcune cosette continuano ugualmente a sfuggirgli ed è forse a causa di questo se gli sembrano più curiose del dovuto. Nella fattispecie, non si poneva il problema di come "spolverare" l' edificio della Deutsche Bank danneggiato durante gli attentati dell' 11/9, perché si è pensato bene di smantellarlo pezzo per pezzo. Partendo dall' alto, ad oggi si era giunti al 26-esimo piano dei 41 originari, con un procedimento laborioso, anche per via delle sostanze tossiche presenti nell' edificio, che permetteva di completare un piano ogni 4 giorni. Segnalo questa pagina (ovviamente in inglese) del N.Y.Times a chi fosse interessato ad ulteriori dettagli.

Visto che anche nelle operazioni di spegnimento di questo incendio sono morti due vigili del fuoco, cerco di limitare le ironie sul fatto che, nonostante sulla sua causa non ci siano ancora nemmeno ipotesi, qualcuno su LC è già pressoché certo che sia di natura dolosa. Anche perché in questo non vi è nulla di curioso.

_________________________________________________________________

Aggiornamento:

L' ombra del WTC7, incontrovertibilmente demolito a suon di "seven is exploding" ritmato dal popolo di Luogocomune, si sta pericolosamente allungando sulla ex sede della Deutsche Bank.

Alla costante ricerca di cose fresche e fumanti cui poter dare la parvenza di "smoking gun", Mazzucco ha aggiunto un video per dare forza al suo curiosario prodotto a caldo, unendo ancora una volta i famosi puntini. In tempi non sospetti, nel video si diceva addrittura che: "Sarebbe nientemeno che negligenza criminale non assicurarsi che lo smantellamento avvenga in maniera appropriata, in modo da non rischiare migliaia di altri casi di disturbi respiratori e altre malattie."

Infatti nell' articolo del NYTimes, che ho già segnalato, si racconta anche del tanto tempo necessario per studiare il metodo migliore per smantellare l' edificio in modo da non disperdere nell' aria le sostanze tossiche. Arrivati a superare il completamento di un terzo di questa prudente opera, è davvero curioso constatare che qualcuno abbia deciso ieri di accelerare le pratiche con questa nuova azione criminale. Che fretta c' era? Al ritmo di 1 piano ogni 4 giorni, in meno di 4 mesi non sarebbe rimasto traccia di quel che era la Deutsche Bank.

Ma guardiamo il risvolto positivo della vicenda: nei prossimi dati sulla disoccupazione in America si sarà depennato almeno un nome, che di questo incendio potrà campare per qualche mesetto.

(E una volta risolto il "cui prodest", abbiamo già un indiziato... Casualmente qualcuno era già sul luogo a filmare il rogo. E i tabulati telefonici inchioderanno mandanti ed esecutori...)

venerdì 17 agosto 2007

Il Gatekeeper

La missione principale della controinformazione è quella di strappare le masse al letargo indotto da anni (o secoli, come qualcuno sostiene) di sistematica disinformazione ad opera delle elite. In questa quotidiana battaglia per il controllo della mente umana (scusate in queste parole l'eco di Icke , che pure di menti ne ha inquinate parecchie), uno dei compiti più difficili è quello di contrastare i famigerati "gatekeeper", guardiani della soglia, che anche quando non sono imputabili di evidente malafede, sono attivissimi nel distrarre le masse dalla realtà ispirati dal rossiniano "can che dorme non dà molestia", garantendo così il perdurare della Matrice cui l' umanità è tristemente ancorata.

Luogocomune si è distinto nel panorama di questa lotta impari, mietendo talvolta vittime illustri tra le file del Nemico disinformatore, smascherando anche i gatekeeper più pericolosi: quelli che non sanno di esserlo. E' passato alla storia in questo senso il clamoroso colpaccio di Mazzucco con cui inchiodava, in un sol colpo, gli insospettabili Noam Chomsky e Marco Travaglio, parimente rei di non riconoscere sufficiente attendibilità alle teorie cospirazioniste sull' 11/9.

Ma nel salotto di Mazzucco, tra i numerosi trofei di guerra, possiamo ammirare appeso anche il testone di Beppe Grillo, impagliato poco più di un anno fa, nonostante il suo blog sia per molti una delle ultime roccaforti della libera informazione italiana. Leggiamo nel suo epitaffio (i grassetti sono miei): "Se sei il "guru della gente", e se il tuo successo è basato sul tuo ruolo - riconosciuto da tutti, e che tu stesso coltivi - di "giustiziere sociale", di "uomo della verità", di "quello che in RAI non lo vogliono perchè è scomodo", come puoi permetterti il lusso di ignorare un fatto come quello dell'undici settembre, dove palesemente la bugia su cui è costruito sta anche alla radice di almeno metà dei nostri malesseri quotidiani? […] C'è anche un altro aspetto, ancora più inquietante, in tutta questa faccenda: nel momento in cui attrai così tanta gente ovunque tu vada, e la mandi "in estasi" perchè magari hai fatto bloccare la costruzione dell'inceneritore locale (anche se questo significa che lo faranno comunque, ma nel paese accanto), ma eviti nel frattempo i veri argomenti di fondo - undici settembre, questioni monetarie, scie chimiche, tanto per dirne alcuni - non svolgi in realtà la funzione di "parafulmine", diventando quindi, paradossalmente, utilissimo al sistema stesso che vorresti combattere?"

E poi lascia che sia un ex ammiratore del genovese (convertitosi al mazzucchesimo) a completare l' opera con una lettera che lui prontamente pubblica: "il mio pensiero é che anche tra i controinformatori, ci sia qualche burattino inviato e, probabilmente stipendiato dai poteri che contano, per rastrellare e reindirizzare le pecorelle smarrite, dal gregge diretto al mattatoio…. o quantomeno distrarle fino al momento della mattanza."

Il giudizio è dunque inappellabile: Grillo è un gatekeeper, un parafulmine o, se preferite, un burattino inviato. A mio parere c' è un po' di irriconoscenza in queste parole (forse un giorno tornerò sul perchè), ma come non capire la frustrazione di Mazzucco? Guardate ad esempio oggi il blog di Grillo: le borse crollano più veloci delle Torri Gemelle, Berlusconi si compra qualche Senatore e, non pago, vuole comprare pure il simbolo della DC, gli ubriachi al volante continuano a mietere vittime, la gente si fa incantare dal sole (che nei paesi del sud Europa è il gatekeeper più micidiale) e va in spiaggia ad arrostirsi il c..o, beatamente ignara del fatto che "moriremo tutti!", e lui cosa fa? Fa pubblicità al Pinguino a 8 marce, aggiungendo che "Il maschio è superfluo, non sempre funziona, bisogna fingere per dargli qualche soddisfazione." (D'accordo che "ognuno parla sempre di se stesso", ma Grillo esagera!)

Qualcuno potrebbe a questo punto obiettare che il giudizio di Mazzucco che ora ho riportato è solo l' eco di un lontano passato, e che nel frattempo il comico si è guadagnato in qualche modo la riabilitazione su LC, visto che oggi nella homepage è apparso il banner che rimanda al suo Vàafatenchilà-day! Tutto può essere naturalmente, ma se qualcosa è davvero successo, deve essere stato negli ultimi 10 giorni, e di gran nascosto, perché il 7 agosto anno domini 2007 il Magnifico Mazzucco, dando prova di inusitata coerenza, era ancora su posizioni non molto distanti da quelle prese un anno fa: "L' esito del V-day a mio parere sta scritto nella formula stessa in cui si propone: nasce dal web, ma ritorna alla strada per manifestarsi. Un pò come prendere l'aereo per fare in tempo a imbarcarsi su un traghetto.
(Anch'io penso che non ci saranno manganelli: l'occasione di trasformare Grillo in un gatekeeper inconsapevole è troppo ghiotta)."


Non è dato sapere quale sia il calcolo che l' ha portato infine ad accodarsi ai sostenitori del gatekeeper più popolare del web (che ha pure l' aggravante di essere inconsapevole, nel senso che nemmeno lui sa in realtà quel che dice e fa), e né voglio fare particolari speculazioni in merito, anche se confesso che la prima cosa che avevo pensato è stato qualcosa di simile a: "Troppa coerenza nuoce gravemente… anche al numero di nuovi iscritti". E mi è tornato in mente anche un commento ironico di MM, riportato tra i murales di questo blog da un lettore altrettanto ironico, in cui diceva: "non sai la fatica che faccio, ogni volta, a scrivere quello in cui non credo".

Nel dubbio, non mi resta che esporre il simbolo più trendy del momento. Un po' come fanno quei poveretti senza Dio, che però hanno ugualmente un qualche santino stropicciato nel portafoglio: "io non ci credo, ma non si sa mai".

(Mi limito al facsimile, visto che io non ci sarò)

giovedì 16 agosto 2007

Claus, il tosto che non ti aspetti

Non tutti i mali vengono per nuocere. Uno di questi è l' ultimo articolo di Clausneghe, che non è stato pubblicato dal "Magnifico Mazzucco". Nei "commenti liberi" si è consumata la rivalsa, accompagnata da tanti sorrisi e un implicito gesto dell' ombrello . Perchè Clausneghe è uno tosto: "sbattuto fuori dalla porta rientra dalla finestra". Tiè!

In breve: l' articolo, che non ha passato il severo esame cui viene sottoposto ogni notizia prima di veder la luce su luogocomune, prendeva spunto da un lancio di agenzia, stando al quale la reintroduzione della leva militare obbligatoria negli USA sarebbe una opzione per far fronte alle difficoltà dell' esercito impegnato in Iraq e Afghanistan.

Mazzucco ha bocciato lo spaccio, definendolo una "non-notizia inventata dell' Ansa". E' un vero peccato che abbia usato questi termini perentori, seppure in una comunicazione privata riportata tra virgolette da Clausneghe, perché basta fare una veloce ricerca sul sito prisonplanet, fonte vitale per LC, per trovarne conferma. Qui anzi si scopre che il generale Lute, consigliere di Bush, avrebbe detto cose ancora più precise: " Posso dirvi che questa è sempre stata una delle opzioni sul tavolo". (L' articolo è firmato Richard Lardner, Associated Press.) Per la proprietà transitiva della "non-notizia", deduco che in realtà anche Mazzucco considera Alex Jones un contaballe. E nonostante questa mirabile eccezione, non me la sentirei di dargli torto.

Per chi volesse applicare un po' di sana tetrapiloctomia alla vicenda, segnalo la pagina del Washington Post. Io invece, da inguaribile ottimista quale sono, preferisco ora approfondire l' aspetto positivo della scaramuccia: grazie a questa ho scoperto che Clausneghe, da qualche tempo uno dei protagonisti della controinformazione italiana, ha un blog! Sono andato a trovarlo.

Mi ha accolto così: "Sono Claudio Negrioli, in arte clausneghe. Come potete vedere,non tratto argomenti leggeri, quelli li lascio ai mediocri ridanciani che non mancano certo in Rete con i loro puerili Blog esibizionisti... Non voglio convincere nessuno Voglio solo offrire uno sguardo diverso sui temi e sui fatti che anche se paiono lontani ed estranei alla nostra vita quotidiana,in realtà ci coinvolgono tutti... A breve conto di arricchire questo mio Blog con nuove sezioni divise per argomenti,magari correlati di foto e video.. Intanto,buona lettura... "

Ero quasi sul punto di darmela a gambe con la scusa di aver sbagliato campanello, ma poi l' ho guardato…Non importa quanto forte stia ringhiando, uno con questa faccia non può farti paura! Appena lo vedi hai l' impressione di conoscerlo da sempre e la sua aria bonacciona, che prevale sul tono severo, è sempre lì a ricordarti che "abbaia ma non morde". Ed è anche abbastanza evidente che la sua avversione all' animale che ride è più finta che vera.

Seppure ancora un po' timoroso, mi sono dunque avvicinato un po' di più e ho subito scoperto di avere qualcosa in comune con Claus. Ci nutriamo degli stessi veleni: sigarette (fumate fino all' unghia) e David Icke. ("Il segreto più nascosto" infatti fa bella mostra di sé alle sue spalle. Temo però che questo su di lui abbia avuto un effetto decisamente più deleterio.)

Claus, nonostante la naturale simpatia che suscita, come abbiamo visto è uno tosto, un osso duro. E fa sul serio anche quando dice di voler arricchire il suo blog con qualche foto. Eccone un paio:


Vi presento il signor gatto di Claus. E il signor cane. (Come potete vedere, non morde nemmeno lui.)
Una volta preso il coraggio per mano però, dopo una fuggente carezza al cane (che ha manifestato allarmanti sintomi dell' ultimo stadio del "morbo di Ahscroft", vera causa della sua apatia), naturalmente non mi sono limitato a sfogliare l' album fotografico. Ho dato una occhiata anche a ciò che giorno per giorno produce. (Claus, non il cane!)
L' ho fatto con discrezione e qualche volta, come conviene agli ospiti di buone maniere, simulando un misto di interesse ed attenzione, ammirazione e stupore. Il fatto è che conoscevo già gran parte di ciò che fino ad ora ha scritto, ma è stato invece sincero il piacere con cui ho scoperto che sul suo Blog pubblica anche articoli di cui gelosamente preserva l' esclusiva. Ad esempio quello riguardante la questione del V-Day, che lui interpreta in un simpatico dialetto bresciano: "và a fat enchilà!"


E statene pur certi: se lo dice con questo luccicchio degli occhi, penso che persino i nostri dipendenti avrebbero piacere di scambiare qualche opinione con Claus. Ma non fatevi ingannare, perchè quando fa sul serio, non ce n'è per nessuno.

Ne sa qualcosa Giorgino Bush, il rettiliano per eccellenza. Sapevate ad esempio che il presidente è stato "rettoscopato"? Beh, ora lo sapete. Ma sapete anche come ci si sente ad essere "rettoscopati"? Ce lo racconta sempre Claus:

A giudicare dall' espressione, devono essere sensazioni forti. E fortemente contrastanti... Ma in realtà c' è poco da preoccuparsi. Infatti Claus ci dice che l' esame equivale più a meno a una visita oculistica, in cui viene ispezionato il "terzo occhio che guarda per terra".

Concludo qui il resoconto della prima visita al mio vicino di blogspot che non sapevo di avere, anche perché, visto che mi è simpatico, non è il caso che mi dilunghi ora sulle altre cosette che dice nell' articolo. Non vorrei che mi precludesse la possibilità di tornare a trovarlo, privandomi così, se non altro, della gioia di rivedere (questa volta magari in video) le sue simpatiche bestiole.


martedì 14 agosto 2007

Scie luminose

"Occhi puntanti sul cielo di Fregene:
il mistero delle scie luminose

Un video-denuncia
Scie luminose lasciate da comuni aerei di linea o jet dell'aeronautica? No, non sembrerebbe così, secondo quanto ci mostra un nostro lettore in un interessante filmato girato dalla spiaggia di Fregene. Le tracce luminose sembrano avere natura chimica: chi le genera? Video di Emanuele Carioti"

Incredibile ma vero, questa notizia è pubblicata sul sito tgcom.

Certo, è un po' strano sentire parlare di scie/tracce luminose, quando il fenomeno è conosciuto da tempo sul web con il nome "scie chimiche". Ed è anche curioso che, a fronte di una impressionante quantità di video disponibili in rete sull' argomento, si sia scelto proprio questo, piuttosto grigio, di tale Emanuele Carioti (il cui sito, da quel poco che ho visto… merita veramente)! Insomma: a Canale 5 si conosce benissimo LC e le sue battaglie, perché non ci si è rivolti direttamente a Mazzucco per colmare anche questa lacuna? Se ne è già avuto abbastanza?

Ai bei tempi in cui Matrix dava gran visibilità alle teorie alternative sull' 11 settembre ospitando Chiesa, qualcuno si consolava dicendo: "l' importante è che se ne parli". Caro Emanuele Carioti, nel caso Mentana ti invitasse a parlarne, ricordati il peso della leadership e che "Luogocomune non stringe nessuna alleanza con nessuno". Ma forse la cosa non ti preoccuperebbe affatto, perché con la semplice ospitata a Matrix impreziosiresti ancora di più il tuo già notevole "Emacurriculum". Ecchissenefrega delle tracce chimiche.

lunedì 13 agosto 2007

Mayday!

In una delle tappe di avvicinamento al V-day, Beppe Grillo ha voluto scoprire con un sondaggio cosa pensaserro i nostri dipendenti della sua proposta di legge. La seconda domanda era: "E' d'accordo nel limitare l'eleggibilità al Parlamento a due legislature?"

Ha risposto ben il 20 per cento degli interpellati, dei quali quasi la metà si è scoperto essere favorevole.
Solo un misero 80 per cento si è rifiutato di rispondere. Forse perchè ha inteso la domanda in questo modo:
"Scusi signor Onorevole, le dispiacerebbe amputarsi i testicoli, perchè io avrei le tasche un po' piene di vederglieli ciondolare in Parlamento da qualche decennio? Risponda con un Sì/No/Non so/Preferirei rimandare/Salvarne almeno uno si può?"

Belin, 82 parlamentari sono disposti ad arrivare sino all' autocastrazione pur di continuare a prendere voti! E' proprio vero che lo Stato scricchiola!
Prendete allora le vostre bici, portate la vostra firma in piazza al Vaffanculo day dell' 8 di settembre e siate felici, canticchiando "V-day, ci sei e non ci fai".

"Non perdete questa occasione per ripulire il Parlamento."

sabato 11 agosto 2007

Multiuso

"Se Giancarlo Gentilini può chiamare culattone chi usa il c..o, lui che usa il c..zo, può essere chiamato ca..one?"

E' l' esilarante murales con cui Grillo risponde alle dichiarazioni del sindaco di Treviso. E siccome non si è mai sufficientemente chiari, per rendere inequivocabile a cosa si riferisce quando scrive "c..o", si è seduto su una fotocopiatrice come mammà l' ha fatto. Un colpo di c… genio, perché in questo modo riesce anche a ricordarci che il "Vaffanculo-day" è sempre più vicino.
Voilà:


Non posso dire con certezza che il sacro sopra raffigurato appartenga a lui, ma siccome pochi giorni fa parlava di "odio ai culi abbronzati", vedendo il preoccupante pallore di questo, lasciatemi supporre che sia il suo. Anche perché nel suo sito basta spostare l' occhio leggermente a destra per vedere anche il volto dell' angelico e non serve alcuna analisi del DNA per poter stabilire che un qualche nesso c' è... Ma a questo punto mi chiedo: colui che sul proprio sito usa in maniera del tutto intercambiabile l' immagine del viso e del "c..o", può essere chiamato faccia da c…o? (Mentre cercate una risposta a questo lancinante dubbio, vi faccio anche notare che "senza volerlo", il Beppe ne ha risolto uno a Mazzucco: l' uomo discende indiscutibilmente dalla scimmia! Il sedere di Grillo ha più funzioni di un coltello svizzero, come potete vedere…)

Tornano alla "notizia": Gentilini sarà onorato dal non essere l' unico essere senziente della bella peninsula a non riuscire a rappacificarsi con i viziosi. Il signor Fabio de Fina, ha manifestato sul sito effedieffe anche pochi giorni fa il suo "raccappriccio per l' omosessualità", ma in un saggio del 2004 aveva già trattato la materia in maniera più approfondita:

"L'evidenza dell'antinaturalità dell'omosessualità è palese: quando un comportamento è contro natura? Quando, se fosse seguito dall'intera società, ne comporterebbe l'estinzione.
Gli omosessuali hanno bisogno dell'unione secondo natura di un uomo e di una donna, che generera' un nuovo essere umano; questa nuova creatura potra' poi eventualmente essere vittima dei loro turpi tentativi di corruzione; gli stessi omosessuali, se non avessero avuto un padre ed una madre normali, non potrebbero esercitare i loro penosi connubi.
D'altro canto la posizione della Chiesa cattolica, nonostante l'odierno conciliante ed oscuro linguaggio dei documenti e qualche posizione individuale di pervertiti all'interno di essa, e' sul tema dell'omosessualita' immutabile.
Il Vecchio Testamento e' a riguardo durissimo: "Se un maschio giace con un altro maschio come si fa con la donna, entrambi hanno commesso un abominio: vengano messi a morte, e il loro sangue ricada su di loro" (Lev., 20,13).
Il NuovoTestamento conferma la condanna: "Percio' Dio li ha abbandonati all'impurita' secondo i desideri del loro cuore, fino al punto di disonorarsi a vicenda i corpi, poiche' essi hanno cambiato la verita' di Dio con la menzogna...Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami..." (San Paolo, Rom.,1,24-32).
E dalle origini della Chiesa fino ad oggi i giudizi sono univoci: "I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre..." (Sant'Agostino, Confessioni,c.III, p.8).
"... La peggiore fra tutte le passioni e' la bramosia tra maschi. Non si puo' nemmeno affermare che i peccati contro natura procurino piacere, perche' il vero piacere e' solo quello che si accorda con la natura. Ma quando Dio ha abbandonato qualcuno, tutto e' invertito! Percio' non solo le loro passioni sono sataniche, ma le loro vite sono diaboliche. (...) Percio' io ti dico che costoro sono anche peggiori degli omicidi, e che sarebbe meglio morire che vivere disonorati in questo modo". (San Giovanni Crisostomo, Homilia IV in Epistula Pauli ad Romanos).
"...Coloro che contro la legge di natura e contro l'umana ragione, consegnano ai demoni la loro carne per godere di rapporti cosi' schifosi, condividono con i demoni la cella della loro preghiera". (San Pier Damiani, Liber Gomorrhanus).
"... I vizi che violano la regola dell'umana natura sono ancor piu' riprovevoli. Essi vanno ricondotti a quel tipo di intemperanza che ne costituisce in un certo modo l'eccesso: e' questo il caso di coloro che godono nel cibarsi di carne umana, o nell'accoppiamento con bestie, o in quello sodomitico" (San Tommaso d'Aquino O.P.,Summa Theologica,II-II.q.142,a.4.).
"Se qualcuno compira' quel nefando crimine contro natura, per colpa del quale l'ira divina piombo' sui figli dell'iniquita', verra' consegnato per punizione al braccio secolare..." (Papa San Pio V,Costituzione Cum primum, 1556).
Per arrivare ai giorni nostri la condanna delle unioni omosessuali e' stata ribadita dal nuovo Catechismo della Chiesa cattolica, promulgato nel 1992 da Giovanni Paolo II: "Basandosi sulla sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualita' sono intrinsecamente disordinati. Sono infatti contrari alla legge naturale, precludono all'atto sessuale il dono della vita, e non sono frutto di una vera complementarieta' affettiva e sessuale. Non possono essere approvati in nessun caso"."

Oggi invece Beppe Grillo dice dei "culattoni": "essere umano, cittadino italiano, persona con gli stessi diritti degli eterosessuali e, anche, dei celoduristi padani."

Ho idea che se il signor Grillo ha realmente a cuore la sorte la vita di questi "esseri umani" dovrà puntare un po' più in alto di un gentilini qualsiasi per tutelarne i diritti. Abbia il coraggio di sparare sul Nuovo e Antico Testamento, sui santi e sui papi vari che nel tempo hanno condannato certe condotte. Altrimenti, tanto vale che aggiorni la foto della sua carta d'identità, inserendo quella appena pubblicata, perché il suo post equivale a una crema solare fattore 30: protegge dal sole e niente più.


giovedì 9 agosto 2007

I Manipolatori

Sin troppo facile fino all' altro ieri la vita di certi San Tommaso: bastava la formuletta magica "finchè non vedo non credo" e il più era fatto. Da quando invece la tecnologia digitale ha avuto il sopravvento le cose non vanno più così. Qualunque immagine propostaci dai media è infatti a rischio di "manipolazione digitale". Loro possono farci vedere qualunque cosa vogliano oppure, se così preferiscono, anche farcela sparire. E' chiaro che, stando così le cose, "vedere per credere" non è più sufficiente, mentre rimane sempre attuale invece il "credere per vedere".

In tutta onestà, visti i numerosi precedenti di disinformazione ad opera della "controinformazione", non saprei dire quale sia stato lo spirito con cui sono andato a verificare il contenuto dell' ultimo articolo pubblicato da comedonchisciotte, ma sta di fatto che, ancora una volta, ho potuto vedere chiaramente che le cose non sono esattamente come ce le raccontano. Nel "Manipolati digitalmente i video di Al-Qaeda" infatti si narra del come e del perché dell' ultimo "smoking gun" (che il traduttore ha reso in italiano con "il punto cruciale", preferendolo al ben più efficace "prova incontrovertibile" reso famoso da Mazzucco): i video rilasciati da Al-Qaeda sono manipolati, se non addirittura prodotti da Intelcenter, una agenzia legata al Pentagono e a Rumsfeld. L' ha denunciato, "senza volerlo", un certo Neal Krawetz, che tramite l' utilizzo di un software da lui stesso creato e distribuito, ha fatto notare che il logo della presunta "casa di produzione" di Al-Qaeda (As-Sahab) e la scritta Intelcenter sono stati aggiunti contemporaneamente a un video del 2006 che vede protagonista il terrorista Al-Zawahiri. Il che, stando al sito prisonplanet, dimostrerebbe: "… o che INTELCENTER, con i suoi stretti legami al governo USA e alle operazioni psicologiche, ha terroristi in busta paga o che la stessa INTELCENTER ha manipolato e direttamente rilasciato i materiali di propaganda di Al Qaeda."

Fonte della notizia è il blog wired, in un post datato 2 agosto. Il lettore di comedonchisciotte che avrà oggi la curiosità e la pazienza per andarla a verificare, si troverà una bella sorpresa: al titolo del post è stato aggiunto un bel "UPDATED"! E l' aggiornamento è di quelli sostanziosi, perché il signor Krawetz si è nel frattempo rimangiato tutto, scusandosi per l' errore e per la confusione generata.

A questo punto gli esperti potranno liberamente scannarsi tra di loro per decidere se ciò che inizialmente Krawetz aveva affermato avesse o meno una qualche valenza di prova, ma sta di fatto che la controinformazione nostrana ha pubblicato senza indugi una "notizia" i cui contorni son lievemente mutati dal giorno della sua prima comparsa nei siti americani. Comedonchisciotte ha tradotto e diffuso un articolo basato su una cosa fatta notare "senza volerlo", ma ha beatamente ignorato la successiva smentita che si suppone invece sia stata voluta.

Certamente si potrà anche ipotizzare che Krawetz abbia ricevuto minacce di morte che lo hanno indotto a fare marcia indietro, ma questa è una altra storia e lascio volentieri il compito di raccontarla a coloro che si scagliano contro i "manipolatori digitali", mentre a loro volta manipolano amabilmente quel che gli è possibile, tacendo e distorcendo i fatti a piacimento.

mercoledì 8 agosto 2007

L’ Editore


"Nota dell'editore


La vittoria della coalizione di sinistra-centro grazie a vergognosi brogli elettorali (ricordiamo ancora, per soli 24.000 voti di differenza) la successiva totale occupazione del Paese da parte di un regime stile Albania anni '70, col relativo saccheggio di ogni risorsa della parte produttiva della nazione a favore dei satrapi ulivisti e della clientela nullafacente che li sostiene, il vergognoso appoggio al governo da parte dei cosiddetti senatori a vita, da nessuno votati e in parte già sottoposti ad indagini giudiziarie (vedi, per esempio, i casi Scalfaro/SISDE e Colombo/cocaina) la totale passività ed acquiescenza della opposizione, hanno prodotto uno stato di profondo sconforto e di disillusione nella popolazione, anche in settori di quella che ha votato per l'Ulivo. [...]

Forza Italia è solo Berlusconi; tutto quello che c'è attorno a Berlusconi è solo sfruttamento delle sue possibilità economiche e relazionali; la classe dirigente del partito ha creato inoltre un cordone sanitario che lo isola per non far penetrare nuovi potenziali concorrenti con cui spartire la mangiatoia.

Berlusconi potrebbe ancora essere il capo riconosciuto dell'opposizione; è l'unico che fa politica per una missione e non per arraffare (può permetterselo e non è un ladro); se non avesse avuto ideali gli sarebbe stato sufficiente, dopo Tangentopoli, appoggiare l'Ulivo (come la totalità dell'imprenditoria italiana) invece che contrastarlo, e avrebbe addirittura accresciuto il suo business.

Il compito di Berlusconi è però improbabile: dovrebbe liberarsi di buona parte di Forza Italia e di quasi tutti quelli che fanno parte, nel suo impero, del settore della comunicazione e che sono una fabbrica collaudata di voti per i suoi avversari (vedi Mediaset e Mondadori). [...]

...Formigoni ed i suoi accoliti, che hanno fatto della Lombardia, regione dalla quale scappare, la copia della Romania di Ceaucescu o della Bielorussia di Lukashenko"

Tutto questo e molto altro ancora in uno stupidario ad opera di Fabio de Fina. Se interessati, vi invito a gustarvelo nella sua interezza qui.

Sarebbe folle contestare una ad una le affermazioni di questo signore (e anche sotto tortura, mi limiterei a correggere il nome del dittatore rumeno: Ceausescu), mi pare invece molto più utile sottolineare che Fabio de Fina è l' editore di Maurizio Blondet. Qualcuno infatti potrebbe anche pensare, per qualche misterioso motivo, che Blondet lavori in proprio, senza rispondere ad alcun interesse, economico o politico che sia. Un po' come Mazzucco, tanto per intenderci. Invece no! Perché il capo della baracca effedieffe guarda caso è anche il responsabile del "dipartimento culturale" di Forza Nuova.

Non vorrei aggiungere null' altro. Torna però prepotente alla memoria un murales visto qualche tempo fa in rete: (Nel caso non si leggesse bene: "Forza Nuova - vecchie merde")

Naturalmente l' immagine dello zio Maurizio non è minimamente scalfita dalle frequentazioni del suo capo. Non esiste infatti alcun detto del tipo: "Dimmi chi ti edita e ti dirò chi sei".

sabato 4 agosto 2007

L’ Odio

Interrompo la mia "pausa di riflessione", ma solo per un attimo. Anzi, due minuti: d' odio. Il tempo di segnalarvi l' ultimo post di Beppe Grillo: Odio all' Agosto.

"Odio agosto
con i suoi culi abbronzati, le cremine, l'ombrellone
Odio le città vuote. Gli amici lontani. I figli all'estero
Odio i giornali di agosto, le interviste dei calciatori, i quiz, i sudoku e le previsioni per l'autunno
Odio il caldo delle autostrade, i caselli di Bologna e di Roma al telegiornale con il commento sul traffico
Odio i lavori stradali, gli incidenti, i camion, i restringimenti delle corsie
Odio il solleone al sud e le prime nevicate al nord
Odio i vecchi soli con il cane, la panetteria con la serranda, le macchine ferme da settimane con la polvere
Odio le persiane chiuse delle case, gli antifurti che suonano per ore
Odio i pensieri fermi di agosto, il riposo forzato, i giardini bruciati dal sole, le solitudini, così dure, di ferragosto
Odio gli autogrill, le persone sudate, le bibite ghiacciate, la coda ai cessi, il gratta e vinci e l'ultima compilation
Odio i rinvii a settembre, l'aria calma e umida, le piante secche di fronte ai ristoranti in ferie
Odio la ripetitività, il consumismo, gli sprechi di agosto
Odio la finta gioia, le finte vacanze e i finti soldi di agosto
Odio le fritture di pesce al mare, il sorbetto in piazzetta, la polenta e funghi in montagna
Odio la riscoperta della natura in agosto, le capre, i cavalli, le mucche, le galline visti come per la prima volta
Ma ciò che più odio di agosto è il suo senso di vuoto, la sua indolenza, il suo rimandare, il suo farci girare a vuoto, il chiuso per quattro settimane
Odio il calendario di dodici mesi. Undici, senza agosto, sono più che sufficienti
E odio anche me che scrivo queste cose"

Mi piace vedere il Beppone che non si prende mai una pausa. Lui riflette sempre. E fa riflettere i suoi lettori. Anche quelli (che immagino tanti) che non condividono il suo odio per i "culi abbronzati". Ma rimaniamo in tema, e visto che si parla di odio, vi ricordo che Grillo odia anche i velisti:

"Odio i velisti, come ti guardano con disprezzo sei hai una barca a motore.

Odio i velisti atletici, abbronzati, magri.

Odio il loro stile di vita, come si vestono, le loro scarpe di Prada.

Odio quando sbarcano in 8 o 10 e bevono birra al pub parlando di fantomatiche tempeste.

Odio il loro "amore" per la natura e per il vento: il 90% di loro va sempre a motore e quando c'è vento stanno sempre in porto.

Odio le traversate alle 5 del mattino, la vela scuola di vita e l'importante non è arrivare ma il viaggio.

Odio i velisti quando si gonfia il fiocco, la randa, lo spinnaker, il genoa. Li odio quando cazzano, lascano la bolina, l'albero in carbonio.

Odio le regate a Porto Cervo, le serate di gala, gli sponsor scritti sulle vele (i peggiori).

Odio le trasmissioni tv e soprattutto i giornalisti-velisti sportivi.

Odio i navigatori solitari, con il cellulare satellitare gps e radar giapponese, al contrario dei piu grandi navigatori della storia (ad esempio i fratelli Amoretti, figli di uno dei piu grandi navigatori solitari, che hanno attraversato l'oceano su una macchina senza motore riempita di polistirolo, senza telefono e vele).

La vela è diventata qualche cosa di diverso. E' un videogioco, non è più avventura o sport. Ecco perchè oggi i campioni del mondo sono gli Svizzeri."

Naturalmente i velisti hanno reagito con qualche animosità al suo post, ma io vorrei farvi notare invece che ricorre anche qui l' odio per l' abbronzatura. Forse è uno dei suoi "argomenti di grande respiro". (Motivo per qui guarderò proprio bene l' 8 settembre il mio Grillo, aspettandomi che il suo faccione sia più bianco del sedere dello psiconano!) Sicuramente di "ampio respiro" è invece il suo odio… che domina anche nelle sue riflessioni sull' adolescenza:

"Odio gli adolescenti quando si svegliano alle 3 del pomeriggio guardando nel vuoto.

Odio la loro puzza di piedi dentro le Nike marce e i pantaloni sotto l'ombelico che strisciano sotto la suola delle scarpe, con le mutande in vista.

Odio i loro "cioè", "tipo" o "cosa?".

Odio il loro happy hour, gli spinelli e le 5 birre con la pizza.

Odio "questo libro è una m...a, la scuola è uno schifo".

Odio il motorino distrutto appena comprato, con sotto il sellino un mondo di cose appiccicaticce (bollo, assicurazione, lattine, olio motore e maglietta sudata).

Odio il casco appena appoggiato in testa.

Odio le facce dei professori quando dicono "è intelligente ma non si applica".

Odio il gruppo, gli amici, il branco, che conta più di qualsiasi genitore.

Odio i loro modelli, MTV e tutto quello che c'è dentro.

Odio "e allora vado via di casa".

Odio l'adolescenza che non passa, e a volte dura tutta la vita.

Ma odio soprattuto la mia generazione che gli ha tolto la speranza, la fiducia e i valori nei quali credere e per i quali è giusto crescere."


Per evitare che fosse male interpretato, l' "Odio all' adolescenza" è stato impreziosito con una breve introduzione (sempre di Grillo):

"Siamo all'"Odio" della domenica.
Mi si accusa che la mia parola odio sia troppo forte, ma è tra virgolette.
In realtà è l'amore che provo per queste cose che sono state stravolte nella loro natura."

Innanzitutto ecco spiegato anche il primissimo commento seguito al post, che così sentenziava: "pedofilo di merda". In secondo luogo, questo odio per le cose la cui natura è stata stravolta forse spiega anche il suo "Odio me stesso che scrivo queste cose", con cui ha chiuso il post di oggi.