Per ogni "controinformato" che si rispetti, la lettura di comedonchisciotte è un must. (Una breve presentazione del sito la trovate qui, mentre sarebbe gradita qualunque informazione sulle sue origini. ) Forse sarà utile ricordare a qualcuno che il suo motto è "alla ricerca della verità" (e ogni tanto è sicuramente d' obbligo sommarlo al nome stesso del sito), da cui consegue che non è "la bocca della verità". E per rendere l' idea di quanto questa Verità sia ancora in fase di ricerca, segnalo qualche articolo recente, grazie ai quali mi sono imbattuto in un nuovo guru. Ma procediamo con ordine. Giovedì 12 luglio viene pubblicato La nuova 500 fa schifo. Il titolo sintetizza magnificamente un articolo in cui questo funge sia da premessa che da conclusione. Viene poi consigliato un altro articolo, il cui autore ci lascia intendere che avrebbe ugualmente fatto benissimo a meno della neonata di casa Fiat. Il titolo scelto infatti è: "La nuova 500? E' solo una 'stufa a petrolio'. Ecco perché sarà un flop". Il succo del suo discorso è: "Il difetto più grande della nuova 500 è che va a petrolio […] Peccato per la Fiat che ha perso l' ennesima occasione […] per guardare al futuro." In altre parole, non è alimentata da fonti rinnovabili, energie alternative. Venerdì 13 luglio invece arriva un altro articolo, "La farsa delle energie alternative", che chiarisce subito un concetto: "Tanto per iniziare sappiate che non possiamo chiamarle energie alternative, ma casomai derivative…". E cioè, gira e rigira, in una vastità di campi impressionante, l' energia arriva sempre dal petrolio. Ciò minerebbe alla base le critiche alla Fiat 500 viste in precedenza (o comunque ne ridurrebbe un po' la portata), ma non è questo l' elemento che ha destato la mia curiosità. E' stato bensì l' articolo nell' insieme che, pur non disdegnando a tratti toni da Cassandra blondettiana, è stata una lettura interessante. L' autore è Eugenio Benetazzo. Sull' esaurirsi del petrolio, certo ed imminente, ad esempio scrive: "…si ritornerà indietro: molto indietro, la candela sarà già un lusso." E poi: "Le conseguenze saranno senza precedenti storici" Sotto la firma è riportato anche l' indirizzo del suo sito. E andando alla scoperta di Eugenio, troverete che: "Eugenio Benetazzo è operatore di borsa indipendente e trader professionista, vive e lavora tra l'Italia e Malta, conosciuto ormai come il Beppe Grillo dell'economia, le sue previsioni e le sue opinioni compaiono nei più prestigiosi contenitori mediatici indipendenti." Come Beppe Grillo… se la premessa è questa, penso sia lecito ipotizzare che ci sarà da divertirsi leggendo qualcuno dei suoi articoli. To be continued… ___________________________
Vediamolo dunque all' opera, questo novello Grillo. In fondo il Beppe non è più un giovincello ed è bello vedere le nuove leve che scalpitano. Trovare gli articoli di Benetazzo è piuttosto semplice, perchè li ripubblica lui stesso sul suo sito, raccogliendoli in un ambizioso "Articoli e redazionali pubblicati".
Clicco su uno a caso nell' elenco: Hispanico cercasi.
"Anche le strappone che fanno marketing lungo i marciapiedi delle strade si sono ormai uniformate alla strepitoso ricorso al credito al consumo, alcune di loro propongono campagne pubblicitarie veramente stuzzicanti della serie "trombami oggi e paghi a rate a cominciare da Gennaio 2007"consentendo così di poter aumentare il fatturato dei propri servizi pur in un momento di contrazione di mercato. Grazie a queste sensazionali opportunità adesso è possibile consumare subito il rapporto sessuale senza preoccuparsi delle successive conseguenze debitorie."
Oh mamma mia!... arrossisco leggendo, quindi non vado oltre. Ma qual' è quel giornalaccio scostumato che pubblica una tale indecenza? Proseguo comunque fiducioso, scorrendo con il puntatore gli articoli. L' occhio cade su Best before 2012 e ci clicco, perchè non c' è nulla da fare: quella data ha un fascino irresistibile!
Durante la lettura però, la sensazione di deja vu è fortissima. E non potrebbe essere altrimenti, visto che l' argomento è in sostanza quello dell' articolo appena letto su comedonchisciotte, solo che qui va oltre, trovando una concretezza insperata. Nel prevedere l' inevitabile degrado della straordinaria qualità della vita che oggi sperimentiamo grazie al petrolio che è ormai in via di esaurimento, introduce una scadenza: entro i prossimi 5 anni non potremo più fare spallucce, perchè si compirà ciò che ha da compiersi… Entro il 2012, per l' appunto. Niente fine del mondo dunque in questo suo pezzo, niente profezie Maya. Rimango un po' deluso. Ho abboccato all' esca del 2012 nel titolo, insomma. E come me, immagino anche tanti altri, che si sono sorbiti un po' di sana apocalisse macroeconomica invece dei cataclismi naturali attesi, quale l' inversione del campo magnetico terrestre.
Leggo qualche altro articolo, ma sempre meno motivato. I temi si ripetono: "peak oil", crisi economiche planetarie e il sempre imminente attacco degli Stati Uniti all' Iran. E in generale, ovunque: "miseria, terrore e morte". Già visto, già sentito. Ma non tanto da Grillo, quanto da Blondet piuttosto, con il quale Benetazzo condivide una certa attitudine a bacchettare, oltre che a fallire nelle previsioni. Almeno Grillo riesce a infilare una battuta anche quando straparla, cercando di cavarsela con la simpatia.
Decido però di concedergli un' ultima chance, perchè anche questo titolo è tutto un programma: Tutti a pecora.
E qui, dopo aver elencato una serie di congiunture strutturali planetarie macroeconomiche per i quali è facile predire che finiremo tutti come da titolo, l' unico consiglio che riesce a dare per salvare il salvabile è: "Non pensateci due volte, cercate in fretta su Ebay un paio di slip d'acciaio prima che si esauriscano troppo velocemente." Poi, in conclusione, un altro tocco d' artista: "Perciò tutti a pecora, così di abbondante rimarrà ancora qualcosa: la vasellina. Che scorrerà a fiumi".
Un poeta.
Ma cosa dirà mai la nostra stampa di questo personaggio, la cui originalità di pensiero è prossima allo zero, nonostante si sia guadagnato la pubblicazione su comedonchisciotte?
Tratto da un trafiletto della rivista Max:
"Nei suoi libri spiega che la catastrofe è vicina e i nostri soldi destinati a diventare carta straccia. Dalla sua web radio avverte che se avete una casa tra poco non varrà più niente, che se avete una macchina ben presto non ci sarà più benzina per farla camminare e che se avete investito in Borsa ve ne pentirete."
Proprio così: "nei suoi libri". Perchè Benetazzo è anche scrittore. Il suo editore è … Macro Edizioni. Accattatevill'!
Altra "recensione" da Il Giornale:
ll Beppe Grillo dei poveri si chiama Eugenio Benetazzo ma, per un fatto di giustizia, i suoi genitori 32 anni fa avrebbero dovuto registrarlo all'anagrafe di Sandrigo (Vicenza) col nome Dow Jones. Per via dell'indice: come lo punta lui, non lo punta nessun altro.
Ah, ma allora: "Grillo dei poveri", non della finanza! Anche perchè i suoi spettacoli sono a ingresso libero. Per i poveri, appunto. Anche di spirito: per quelli che al massimo aspirano agli "slip d'acciaio" e sperano di non acquistarli di una misura troppo piccola.
Il Foglio invece dice di lui:
ll Beppe Grillo dei poveri si chiama Eugenio Benetazzo ma, per un fatto di giustizia, i suoi genitori 32 anni fa avrebbero dovuto registrarlo all'anagrafe di Sandrigo (Vicenza) col nome Dow Jones. Per via dell'indice: come lo punta lui, non lo punta nessun altro.
Ma che succede: a distanza di 8 giorni Il Foglio ricicla un articolo già apparso su Il Giornale?! Va bene che i giornali non sanno più cosa inventarsi, ma qui si esagera con questo ecogiornalismo!
Non vado oltre. Il personaggio è stato qui sinteticamente introdotto, ma per gustarvelo appieno, vi invito a leggere i suoi testi e credo che il suo pensiero verrà approfondito in futuro da un pubblico sempre più ampio. L' unica considerazione che mi sento di fare in corso d' opera è che il terrore tira. E vende. Le diaboliche elite che ci governano ci vendono le guerre-missioni di pace facendo leva sul terrore, mentre la controinformazione, facendo leva sullo stesso meccanismo, vende un sacco di bei libricini. Come "Duri e Puri", di Eugenio Benetazzo. Leggiamo in una recensione (non pubblicata sul suo sito): "Resta l'amaro in bocca perché il sottotitolo "Come salvare i risparmi e sopravvivere ad un mutamento di scenario epocale senza precedenti" resta completamente disatteso. Leggetelo pure, ma non pensate di capire come poter salvarvi dallo tsunami finanziario-economico che è alle porte."
Peccato. In fondo lo slippino non è poi una idea tanto malvagia, ma si vede che questa ispirazione gli è giunta con il libro già in stampa.
2 commenti:
La nuova 500 sarà un successo.
usa-free
Se la 500 sarà un flop, non è perchè va a petrolio, ma per i soprannomi che han dato ai colori:
-Grigio per bene
-Blu m'ama e non m'ama
-Blu impeccabile
-Nero provocatore
-Arancio gustoso
-Giallo biricchino
-Rosso sfrontato
-Azzurro cuor leggero
-Grigio galante
-Bianco gioioso.
Ma tornando al post... La fiat se non erro lanciò la Multipla a metano qualche anno fa. Anche della Nuova Panda aveva un modello benzina-metano, no? Eppure non mi sembra che abbian avuto tutto questo successo, nonostante inquinino meno e soprattutto si risparmi parecchio in termini economici. Certo, bisogna tenere conto di un enorme svantaggio: pochi distributori.
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