Blondet è tornato. Dal Sud Italia. Con un articolo dal titolo rassicurante: "Non c'è fretta". Suppongo che nell' arretrato meridione ci sia andato per godersi un po' di meritata vacanza. E' tornato, senza fretta, lamentando l' impossibilità di comunicare da un posto in cui "agisce una brutale inciviltà, che peggiora incurabilmente". Mi ricorda un po' quei civilissimi tedeschi che dopo essersi goduti un po' di Italia, la raccontano focalizzando l' attenzione su "pizzaspaghettimafia". E' tornato, senza fretta, dicevo, e visto l' articolo: che fretta c' era? Dice: "Tutto il peggio è già avvenuto." (Fosse tornato prima, forse si sarebbe potuto limitare i danni...) Nei giorni che hanno segnato il pesante calo delle borse, con un orecchio costantemente sintonizzato su Radio 24, per la prima volta ho aspettato e sperato con tutto il cuore che Blondet si facesse vivo al più presto! Forte delle precedenti esperienze con lo zio, sarebbe bastato uno qualsiasi dei suoi soliti "Moriremo tutti!" per tranquillizzarmi. Invece nulla. Il silenzio è stato più allarmante di qualunque sua previsione. "Che abbia prelevato tutti i suoi risparmi e si sia rifugiato in un bunkerantirecessione?" – speculavo. In sua assenza, anche gli altri di Effedieffe hanno letteralmente perso la testa. L' altro giorno, leggevo in un articolo sul Reiki: "Se si vuole la guarigione totale di tutto quel che si è (corpo, anima e spirito), si deve riconoscere in primo luogo la sovranità infinita di Dio (dell'unico Dio, dell'unica Chiesa), la debolezza e la miseria della propria condizione e la potenza infinita guaritrice dell'unico Signore e Salvatore, Gesù Cristo, nel cui nome ogni ginocchio si piega e si piegherà in eterno." Non so quanti lettori concorderanno con la mia lettura, ma secondo me, dietro a queste frasi celestiali si cela anche una velata minaccia. Nel dubbio le ho riportate, esclusivamente per il vostro bene. Per quanto mi riguarda infatti, ho già pagato 2 anni fa, a causa di un ginocchio evidentemente non sufficientemente flessibile, con una dolorosissima rottura dei legamenti. De Fina invece, in questi giorni ha scoperto che, a lungo andare, le troppe sparate possono ripercuotersi anche sul portafoglio. Effedieffe è stata esclusa dal consueto Meeting di Comunione e Liberazione che si tiene a Rimini, per cui lì non può vendere più i propri libri. "La ragione dell'esclusione è del tutto politico-ideologica; Blondet, nostro autore di punta, è incompatibile con la linea di totale asservimento da parte di Comunione e Liberazione ai guerrafondai usraeliani." Il signor De Fina, se proprio non vuole guardare in faccia la realtà, invece di elencare il popò di incontri che il popolo di CL dovrà "sorbirsi" quest' anno, provi a consolarsi in questo modo: i ciellini già ospitano regolarmente Andreotti e Berlusconi, continuare a tenersi pure Blondet per loro significherebbe la fine. Mors tua vita mea. Ma mentre così si disperavano su effedieffe, la controinformazione si è rimboccata le maniche: certe cose sul crack finanziario qualcuno le doveva pur dire. Il primo a sbottonarsi è stato Benetazzo, con un ghignante articolo che sintetizzerei così: "Ve l' avevo detto, Io!". (Ma se è per questo, aveva anche detto che in caso di vittoria del centrosinistra alle elezioni, sarebbe emigrato.) Poi è arrivato Giulietto Chiesa. Del suo articolo, lo ammetto, ho capito pochino, anche perché in quei giorni ero assillato da una domanda: "Quanto tempo mi rimane?". Di tutto il resto, spero lo capirete, non mi interessava un granché. L' oracolo Giulietto mi ha risposto: "Le classi politiche arriveranno a capire quello che ci sta arrivando addosso nel prossimi quindici anni: cioè quando ci sarà arrivato addosso." Ah beh, ma allora! Alla faccia di quel corvaccio di Blondet, che mi dice sempre domani, o al massimo dopodomani (ma li mors tua!)… 10-15 anni non sono poi così pochi! Mi sono un po' rasserenato sentendo questa buona notizia, mentre invece Chiesa si mostrava preoccupato: "Già mi pare di vedere molti lettori storcere il naso: ma questo è catastrofismo!" No, io no! Anzi… (Catastrofismo è Noble Resolve 2. Questo, a confronto, è quasi l' augurio di una lunga vita serena!) Ed ecco che oggi torna invece lo zio Maurizio, più abbronzato che mai, ma sempre con qualche sassolino da togliersi dalle scarpe (questa volta quella di qualche spiaggia del Sud, come abbiamo visto). Poi ci racconta che moriremo tutti… bla bla bla… come nel '29… bla bla bla. Niente di nuovo insomma. No, un momento… come è quella frase prima del '29? "Questa crisi è tra noi e ci resterà per dieci, quindici anni…" Accipicchia! E' tornato quando il "peggio è già avvenuto", per ripetere la solita solfa e fare uno shakerato con le valutazioni di Chiesa, secondo il quale la crisi arriva tra 10-15 anni, mentre per lui è già qui e non se ne andrà prima di 10-15 anni. Il controinformato non sa proprio più a chi credere. Ecco perché, zio Maurizio, forse stava meglio prima che tu tornassi. Per riportare il solito casino… davvero non c' era fretta alcuna.
giovedì 23 agosto 2007
Non c’ era fretta
Pubblicato da bifidus alle 02:59
Etichette: controinformazione, effedieffe, Eugenio Benetazzo, Fabio de Fina, giulietto chiesa, Maurizio Blondet, MurArte
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1 commento:
Sempre sagace ma vorrei solo osservare che il buon "Maurizio" non è il solo a fare il catastrofista.
Soprattutto quando arrivano le crisi di borsa ci sono quelli che affermano che "era mesi che lo dicevamo" (per la serie dai e dai prima o poi per la legge dei grandi numeri ci prendi!) e quelli che che sono ancora più evoluti e che dicono che "moriremo tutti ma dopo immani sofferenze"
Poi ci sono i "piromani" che sono quelli che noti subito perchè scrivono o dicono "oggi bruciati X milioni di euro sulla piazza di Francoforte".
La verità è che molti di loro sono dei finti analisti e finti esperti. Non hanno la capacità di saper davvero capire il mercato e quando potrebbero averla alcune cosucce non le dicono.
Per es. che la borsa italiana sta quelle europee (non dico Wall Street per non sparare sulla Croce Rossa) come un paesino con 200 abitanti sta a New York e che poche pochissime Società da sole fanno la stragrande maggioranza della capitalizzazione della borsa italiana; il che significa che se quei quattro signorotti si alzano con la luna inversa succede un casino su Piazza Affari. Sui controlli Consob poi....
Quanto alle altre borse, oramai il vero dato allarmante è che neanche negli USA si può avere la certezza di controlli severi e attenti.
Una delle poche certezze negli Stati Uniti (oltre al fatto che se devono condannare a morte un essere umano 9 volte su 10 è nero) era che i controlli all'interno del mercato finanziario USA erano capillari e molto seri. E se qualcuno - vedi caso Enron - eccezionalmente faceva il furbo lo arrestavano e dopo la condanna buttavano via la chiave della cella.
Ora anche quest'ultima certezza sembra essere svanita. E quindi con quale serenità torneranno gli investitori americani a immettere denaro liquido su titoli di Società che non sapranno più se sono davvero sicure e floride?
Se non siamo neanche più sicuri di non perdere i nostri soldi investendoli su un fondo monetario...
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