giovedì 17 maggio 2007

Domande a un esperto: #6-7

Domanda #6:

Come si spiega l’ assenza di rottami di una certa rilevanza dell’ aereo che avrebbe colpito il Pentagono?

Risposta:

L’assenza di rottami di una certa rilevanza è spiegabile attraverso un concorso di cause che riguardano le condizioni dell’impatto, la struttura ed i materiali dell’aeroplano, la struttura del bersaglio colpito e le condizioni che si sono generate sul bersaglio a seguito dell’impatto.L’impatto è avvenuto ad elevata velocità, contro un bersaglio di alta resistenza, che è stato penetrato secondo una determinata geometria determinata dalle caratteristiche costruttive del palazzo e dalla deformazione/destrutturazione dell’aeroplano. L’aereo, per effetto della elevata velocità di impatto, ha dato origine a frammenti di alluminio e materiali compositi di piccole dimensioni, perché questo è ciò che succede quando le velocità in gioco sono di questo tipo, secondo gli esperti di investigazione degli incidenti aerei, mentre le parti in acciaio vengono normalmente reperite in condizioni più o meno gravi e con livello di disassemblaggio a seconda degli urti che hanno ricevuto, nonché in dipendenza del tipo di materiale contro cui sono impattate. Le immagini che si vedono sui mass media di pezzi consistenti per dimensioni di fusoliere e timoni sono relativi ad incidenti aerei avvenuti in fase di decollo o di atterraggio, manovre caratterizzate da bassa velocità.Se la velocità aumenta, le leghe aeronautiche si comportano come detto.Qualcuno ha volutamente capovolto i termini della dimostrazione logica di assenza di rottami di grandi dimensioni argomentando che persino quando un aereo impatta contro una montagna si vedono pezzi di rottami, ed un edificio non può certo offrire maggior resistenza di una montagna! Questo modo di porre la questione denota malafede, dato che è esattamente per questo motivo, cioè proprio perché un edificio non è più resistente di una montagna, che i rottami scompaiono alla vista esterna. Nell’impatto contro una montagna i rottami restano sulla superficie, nell’impatto contro un edificio, questo subisce comunque una penetrazione ed i rottami penetrano nell’edificio, diventando di fatto non visibili dall’esterno, soprattutto da una certa distanza.Se poi consideriamo che l’edificio si è incendiato e successivamente è parzialmente crollato, mi pare del tutto evidente che i soli rottami rintracciabili siano quelli all’esterno (di piccole dimensioni per la dinamica dell’impatto) e quelli all’interno che hanno le caratteristiche o si sono trovati in situazioni per sopravvivere all’urto e al successivo incendio, quindi parti in acciaio e parti in alluminio che non siano state raggiunte dal calore (perché, per esempio, coperte da uno strato di macerie che le hanno protette dal fuoco).Altra considerazione importante da fare è che esistono filmati, di cui ho personalmente potuto vedere almeno uno spezzone, in cui vengono chiaramente mostrate componenti dell’aeroplano all’interno del Pentagono colpito, come per esempio il fusto del carrello principale in acciaio, parti di cerchione con copertone, pezzi di fusoliera, in particolare forse di un portello (non sono un esperto aeronautico, per cui riconosco il tipo di materiale e la tecnologia di costruzione, ma non la localizzazione di un particolare costruttivo in associazione ad uno specifico modello di aeroplano); esistono inoltre numerose immagini che riprendono rottami dell’aereo sia all’interno che all’esterno del Pentagono.Sono anche convinto che tutto questo materiale sia conservato in qualche deposito e che, prima o poi, verranno date indicazioni in merito alla sua esistenza e località di conservazione.Credo sia opportuno ricordare, inoltre, che di AA77 è stata rinvenuta, all’interno del Pentagono, la scatola nera.----------------------------------------




Domanda #7:

Come fanno ad essere compatibili le dimensioni del danno con le misure di un Boeing 757?


Risposta:


Basta fare delle misure, per rendersi conto che l’entità della zona danneggiata del Pentagono PRIMA del crollo della facciata è compatibile con le dimensioni di un aeroplano della classe dimensionale e di motorizzazione del Boeing 757/200.Non bisogna farsi trarre in inganno dalle dimensioni dell’edificio, che sono veramente importanti.In una mia ipotesi di ricostruzione dell’impatto al Pentagono, riporto questa descrizione dei danni, così come è stata ricavata dalla reportistica Asce (Rapporto ASCEE, "The Pentagon building performance report", 2003), che con un suo team investigativo ha potuto visitare il Pentagono, parlare con testimoni oculari dell’impatto e accedere alla documentazione fotografica disponibile:"La linea di giunzione del Pentagono è all’altezza della colonna 11, mentre dalle immagini ante crollo si vede che la zona danneggiata, dove non è più presente la facciata, parte dalla colonna 8 del piano terra (primo piano secondo gli Americani); sono completamente assenti le colonne 10, 11, 12, 13 e 14. Al primo piano (secondo piano per gli Americani), il danneggiamento completo della facciata inizia dalla colonna 11 fino alla colonna 15, con però le finestre ad alta resistenza ancora al loro posto, nonostante la facciata sia scomparsa nella parte bassa, fra le colonne 11 e 13. La sola colonna mancante a questo piano è quella individuata dal numero 14. I piani superiori al primo (secondo per gli Americani), risultano integri a meno di segni di impatto di frammenti al terzo piano (quarto per gli Americani) sulla destra della zona di impatto. Al piano terra le colonne 9, 15, 16 e 17, risultano pesantemente danneggiate; dopo il crollo, anche la colonna 18 sarà interessata dal collasso della struttura. La zona collassata va dalla colonna 11 alla 18".Se si valutano le dimensioni della zona che ha subito danni, sapendo che la misura dell’ampiezza di una finestra è pari a 1,52 metri (5 piedi), si rileva facilmente che la porzione della facciata che riporta segni esterni di impatto è superiore ai 50 metri, mentre la zona con segni di sfondamento anche parziale dei muri e, secondo quanto descritto in precedenza, anche delle colonne portanti, è di circa 35 metri, in linea con l’apertura alare di un Bo757 che è di 38 metri circa.Le dimensioni dell’edificio, come detto, non rendono immediatamente percepibili queste misure, ma la verifica è piuttosto semplice da effettuarsi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una domanda che vi potrà apparire stupida:
-è compatibile con il buco di 20 metri presente nel Pentagono prima del crollo, la dimensione del corpo dell'aereo?
Questo lo chiedo perchè ho letto da qualche parte, che fingendo per un attimo che l'aereo fosse stato senza ali, il buco non è cmq compatibile con le dimensioni del corpo dell'aereo. Vorrei saperne di più e spero di essermi spiegata :)
Grazie.

Unadipassaggio

bifidus ha detto...

risposta 6:
Enrico, ti prego di non prendere a mo' di provocazione quanto segue ma:
......."esistono filmati, di cui ho personalmente potuto vedere almeno uno spezzone, in cui vengono chiaramente mostrate componenti dell’aeroplano all’interno del Pentagono colpito, come per esempio il fusto del carrello principale in acciaio, parti di cerchione con copertone..."
Beato te! :) Hai accesso a filmati "riservati" o questi sono di pubblico dominio? :) Se si, ti prego di indicarmeli.
Nella pagina http://www.attivissimo.net/antibufala/meyssan/pentagono_boeing_fantasma02.htm i vari detriti sono presentati con il condizionale o con formule tipo "un oggetto simile a". Ne deduco che i tanti piccoli frammenti documentati sono di natura tutt' altro che indiscutibile (copertoni compresi).

risposta 7:
Al di là delle misure (più o meno arbitrariamente rilevate), nel primo speciale tg1, non vorrei sbagliarmi, ma mi sembra di ricordare che i piloti ospiti in studio fossero piuttosto scettici rispetto alla fattibilità della manovra compiuta con il boeing 757 ricostruita così come nella versione ufficile. (E naturalmente non sono gli unici piloti ad affermare cose non "compatibili" con questa: segnalo il sito http://www.pilotsfor911truth.org/)

Vorrei segnalare inoltre le due discussioni seguite su luogocomune ai due speciali del tg1:
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=948&viewmode=flat&order=ASC&start=0
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2158&viewmode=flat&order=ASC&

Sono entrambe estremamente interessanti, zeppe di spunti e informazioni, grazie anche alla partecipazione di Henry62, che ringrazio ancora per aver voluto dedicare parte del suo tempo a questo blog.

Non essendo nel frattempo a recuperare una copia video del primo speciale del tg1 sull' argomento, di estremo interesse diventa a questo punto anche la sua trascrizione a questo indirizzo:
http://www.attivissimo.net/11settembre/recensioni/speciale-tg1-20060219/index.htm
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