lunedì 20 agosto 2007

Quei bravi ragazzi

Nel corso di uno spensierato giretto sul web, mi sono imbattuto in un articolo di John Battista. Sono certo che la totalità dei lettori di questo blog sappia già di chi sto parlando, ma nel caso in futuro capitasse da queste parti qualcuno che ne fosse all' oscuro, vorrei precisare che non si tratta del Battista barbaramente decapitato da questo post apparso in rete, bensì di quello che su questo blog, alla mia domanda sul perché non avesse subito sbugiardato Mazzucco con la questione SAP sul suo forum, ha risposto: "Sinceramente l'argomento non era connesso a Crono911 e non era opportuno parlarne lì…". Comprensibile: vuole tenere pulito il forum da cose "non attinenti". Ma a questo punto si potrebbe pensare che anche il thread "Luogocomune bara sui numeri" lì ospitato sia strettamente attinente a Crono911. Stessa cosa dicasi per "aaa esperto informatico cercasi", nella sezione "Off Topic", creata proprio "per parlare d' altro".

Nessuno mi fraintenda, per favore: John Battista è un bravo ragazzo e non racconta frottole. Solo che ogni tanto butta lì la prima cosa che gli viene in mente. Per fortuna è stato invece molto più accorto nella stesura di "Al-Qaeda: database della CIA?", che inizia così:

"Quando si svolgono attività di studio e di ricerca sui fatti dell'11 settembre 2001, capita sovente di imbattersi in affermazioni ripetute e rilanciate su centinaia di siti, al punto che diventa quasi naturale pensare che le stesse rispondano a verità.

Molto spesso, però, quando si prende la briga di voler verificare tali affermazioni, si finisce per scoprire che la loro fondatezza è inversamente proporzionale alla loro diffusione e notorietà."

Verissimo. E' quella stranota tecnica di controllo mentale che si basa sulla ripetizione. Orwell sosteneva che funzionasse. Evidentemente però è ancora un po' da perfezionare: quando sono stati resi pubblici i filmati del Boeing che si schiantava sul Pentagono, tutti i telegiornali assicuravano che l' aereo fosse visibilissimo, ma… come dire… nonostante ciò, in molti hanno preferito continuare a credere ai propri occhi. Infatti, tanti mesi dopo, qualcuno ha dovuto scrivere un articolo dal titolo "Perché non si vede chiaramente un aeroplano nei filmati del Pentagono?"

Ma naturalmente Battista non voleva dire questo, bensì semplicemente introdurre le tre affermazioni che nel seguito dell' articolo smentirà brillantemente.

  1. Al-Qaeda è un database della CIA
  2. Nessuno aveva mai sentito parlare di Al-Qaeda prima dell' 11 settembre
  3. Al-Qaeda e Bin Laden sono stati creati e finanziati dalla CIA

Comincia di gran carriera con il punto 1, citando Mazzucco come esempio di cattiva informazione. (Bella forza- potrebbe dire qualcuno -fin lì ci arriva pure Usa-free!) In pochi passaggi a ritroso, passando per Cook e Blondet, Battista individua la sorgente della bufala in un articolo del 2004 di un certo Bunuel , che tra l' altro è anche autore di una analisi decisamente alternativa pubblicata nel "Le Pentagate" di Meyssan. Mistero risolto, trovato il colpevole, reo anche di coltivare la pessima amicizia con "il padre delle teorie cospirazioniste sull' 11/9".

Ora io non intendo affatto studiarmi l' opera omnia di questo Bunuel per decidere se è uno con cui andrei a prendere un caffè o meno, ma da quel che mi risulta, in questo caso è innocente! Il primo a fare l' affermazione è stato proprio Meyssan nel suo libro pubblicato all' inizio del 2002 "L' incredibile menzogna". Non ce l' ho a portata di mano per poter indicare il numero di pagina, ma a beneficio di tutti segnalo che a pagina 54 di questo file (pdf, in inglese) potete comunque trovare la frase incriminata (che qui addirittura è: "…Al-Qaeda [literally "the base" of Data]"!).

Io comunque lo capisco: cerca e ricerca tra centinaia di siti complottisti che ti rimandano da uno all' altro , Battista si è stufato delle loro curiosità e ha pensato che tanto nessuno sarebbe stato così scemo da sprecare ore intere per andare a verificare l' etimologia di "Al-Qaeda". Che sia "la base" oppure "database", poco cambia. Sempre di organizzazione terroristica si tratta e, con il dovuto rispetto, chissenefrega di chi ha detto la stupidata per primo?! Aggiudicato allora: che Bunuel sia.

Anche il secondo punto che John si è proposto di confutare si è rivelato un gioco da ragazzi: non penso siano state necessarie ore di ricerca per scovare i documenti ufficiali antecedenti al 2001 in cui Bin Laden e Al-Qaeda venissero nominati. Anche perché qualche membro di Al-Qaeda era già coinvolto nell' attentato al WTC del 1993. Tra i responsabili c' era anche un certo Ramzi Yousef. E' stato suo zio, il famigerato Khaled Shaikh Mohammed (ideatore anche dell' 11/9) a finanziarlo con un bonifico di ben 660 dollari (che curiosamente coincide con la mia rata d' affitto e spero perciò vivamente che il padrone di casa sia una gran brava persona). L' esplosivo invece, stando a un articolo pubblicato dal N.Y.Times, pare che l' abbia fornito l' FBI. Insomma, gira e rigira, dietro all' attentato del 1993, c' era sempre lo zio.

Devo invece ammettere che il terzo punto, pur vedendo un Battista sempre disinvolto, ho fatto un po' di fatica ad assimilarlo. Ma cercherò di andare in ordine, perché ogni storia che si rispetti, va raccontata dall' inizio: Al-Qaeda nasce nel 1988. Bergen dice che ci siano prove schiaccianti a riguardo. E' un peccato che nell' atto d' accusa citato poche righe prima invece si dicesse: "in or about 1989". Non è esattamente la formula più schiacciante che si possa concepire, però … dai: circa. Non fossilizziamoci su questi dettagli. Se va bene il Bunuel di prima, che differenza vuoi che faccia 88 o 89? Il periodo coincide comunque, circa, con quello che sulla scena politica internazionale registrava la ritirata delle truppe sovietiche dall' Afghanistan, dove avevano trovato il proprio Vietnam, grazie alla valorosa lotta dei mujaheddin. E di Bin Laden.

Ma come giustamente argomenta John Battista nel suo articolo, si impone ora la doverosa distinzione tra mujaheddin afghani e mujaheddin arabi. Entrambi hanno combattuto l' armata rossa, l'hanno fatto fianco a fianco, ma in comune avevano poco altro, se non forse un eccesso di fervore religioso. Solo i primi infatti erano armati e sostenuti dagli Stati Uniti nell' ottica antisovietica sin dall' inizio del conflitto, mentre Osama, diciassettesimo figlio di uno straordinariamente fertile papà Bin Laden , combatteva per i pifferacci suoi per dimostrare ai suoi ben 51 fratelli che quello del numero 17 è niente altro che una bufala. Dato che lui disponeva di un po' di grana, probabilmente poteva permettersi di comprare dagli USA gli armamenti che gli erano necessari, e magari anche le immagini satellitari delle postazioni nemiche, mentre a quegli straccioni di mujaheddin afghani questi servigi erano offerti gratuitamente dagli americani, forse già animati dallo stesso spirito umanitario delle odierne "missioni di pace".

Questi sono comunque dettagli di poco conto. Sta di fatto che Gorbaciov ha battuto ritirata e, non appena l' utile idiota Osama ha deciso di optare per il marchio Al-Qaeda, subito gli hanno appioppato il dispregiativo di "terrorista". Qualche anno dopo non è andata molto meglio ai mujaheddin che hanno preferito invece chiamarsi Talebani… Ma qui si rischierebbe di finire lontano dal punto cui invece preferisco arrivare: è semplicemente disarmante il candore con cui quei bravi ragazzi della CIA smentiscono ora di aver mai avuto alcuna relazione con il ricercato numero uno del mondo e la sua ciurma, perché è piuttosto semplice scorgere una seppur tenue relazione tra le due organizzazioni (di cui solo una criminale) nell' imbarazzante condivisione di obiettivi nelle gloriose battaglie contro l' URSS.

Come giustamente osserva John Battista, è dunque falso anche che "Al Qaeda e bin Laden siano stati creati e finanziati dalla CIA", anche perché lo sostiene pure Al-Zawahiri, numero due dell' organizzazione nel suo libro! Di conseguenza, "la realtà è completamente differente" anche rispetto a quanto sostenuto da coloro che hanno qualche riserva sul mea culpa di Bin Laden riguardo all' attentato degli attentati. Mi domando solamente che credibilità possano avere questi numero 2 o numero 3, che pur di andare in TV prima delle elezioni per vendere qualche guerra santa (e ora ho scoperto: anche qualche libro in più) direbbero e farebbero qualunque cosa?! E che dire del cantastorie numero uno al mondo? Una volta doverosamente sgomberato il campo dai presunti sosia, deve essere stato infatti Osama in persona a negare il proprio coinvolgimento negli attentati, parandosi il dietro con l' Islam che vieta l' uccisione di innocenti. Forse temeva che i suoi 51 fratelli se la prendessero con lui, perché con quel fattaccio rischiava di mandare a monte i loro affari con la famiglia Bush. Poi però, da bravo ragazzo, ci ha ripensato e ha confessato: "Yes, I did it", andwhocares (per i non anglofoni: chissenefrega) del Corano?

Atteggiamento curioso per uno che agita l'indice dagli schermi di tutto il mondo cercando di fare proseliti. Ne mina la credibilità più di quanto possa fare qualunque controdisinformazione perché, per rifarmi al magnifico finale di John che vorrei solo personalizzare un po': la realtà, se volete, è completamente differente.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Bifidus.

Solo un paio di precisazioni.
La prima è connessa a quello che hai scritto nelle prime righe di questo post.
Non è che io voglia tenere il forum di Crono911 pulito da cose non attinenti: come giustamente noti, ci sono sezioni per parlare di argomenti diversi.
E' proprio la questione (convegno SAP - replica di Mazzucco) che aveva un taglio diverso.
Se Mazzucco attacca un convegno del SAP e il SAP ha un sito, è sul sito del SAP che - eventualmente - dovrei rispondere.
Farlo su Crono911, significa spostare la questione su un ambito del tutto diverso.
Ho ricevuto una lettera in quanto rappresentante del SAP, ho risposto alla lettera in quanto rappresentante del SAP. Tutto qui.

Sul discorso Bunel, non metto in dubbio che "Al Qaeda > database" sia una affermazione precedente all'articolo di Bunel.
Anche tra le fonti che ho citato nel mio articolo, ce ne sono altre che ne parlano, antecedenti persino al libro "The Big Lie".
Basta seguire i link che ho indicato e leggere i testi.

Bunel è quello però che sostiene di aver personalmente "visto" questo database ed è quello che sostiene di aver personalmente "visto" che esso era stato creato dalla CIA e da altri servizi segreti.

Non è stata certamente una singola frase senza riferimenti tra le righe di un libro di 84 pagine ad aver creato il mito di "Al Qaeda = database della CIA". Meyssan nemmeno la cita la CIA, in quella frase.

"Battista si è stufato delle loro curiosità e ha pensato che tanto nessuno sarebbe stato così scemo da sprecare ore intere per andare a verificare l' etimologia di "Al-Qaeda""

Ti sbagli. Non mi aspetto e non voglio che la gente legga ciò che si scrive su Crono911 o su Undicisettembre e prenda tutto per oro colato senza verificare e approfondire.
Anzi, tutta la gente dovrebbe fare quello che hai fatto tu (guardare, cercare, spulciare).
Non importa se poi si giunge a una conclusione opposta rispetto a quella che proponiamo noi: l'importante è che essa sia basata sulla consapevolezza e non sulla fede.

Bifidus che dice: "Per me Al Qaeda e Bin Laden sono legate alla CIA" mi sta benissimo, perchè Bifidus dice una cosa del genere dopo aver valutato anche le fonti che dicono l'opposto, e non cerca di far finta che quelle fonti non esistano.

Un saluto,

John

bifidus ha detto...

Ciao John!

Parlare con persone intelligenti è sempre un piacere, perciò grazie per questa risposta pacifica :)!

Ti ringrazio per le precisazioni, in particolare per la prima, perchè ora è definitivamente assodato che la questione del SAP (sulla quale sai già bene come la penso) non aveva nulla a che vedere nemmeno con la "ricerca di un esperto informatico". :)

Sulla questione Bunuel invece devo avere (seriamente) frainteso qualcosa io nel tuo articolo. Mi era parso di capire che volessi risalire alle origini della diceria, perciò ho citato la fonte più "antica" di cui ero a conoscenza. E' vero peraltro che in quella frase Meyssan la CIA non la cita nemmeno, ma ho zoommato troppo sul dettaglio solo per comodità. Allargando però l' inquadratura solo di un po', diventa inequivocabile che Meyssan si riferisca proprio alle sue malefatte (che rientrano nella sfera dell'opinabile):

"Over the course of ten years, the CIA invested $2 billion in Afghanistan to thwart the USSR, engaging in its most costly operations ever. The Saudi and American secret services recruited Islamists, trained them, armed them, and put them into a Jihad(holy war) to fight and defeat the Soviets in their stead. [See Les dollars de la terreur, les Etats-unis et les islamistes by Richard LabÈriviËre (Grasset, 1999), and Jihad, expansion et dÈclin de l'islamisme (Editions Gallimard, 2000).] Osama bin Laden organized the needs of this heterogeneous world into a database called Al-Qaeda (literally "the base" of
data).
"

Visto che hai stuzzicato la mia curiosità, a questo punto però mi piacerebbe sapere come è nato davvero questo equivoco sul significato di Al-Qaeda e chi lo ha generato. E sopratutto perchè. Anche questo Bunuel, che ha una formazione di tutto rispetto, perchè alimenta il mito inventandosi di aver visto "questo e quello..."?

Dici:
....."Non importa se poi si giunge a una conclusione opposta rispetto a quella che proponiamo noi".
Ti credo! Infatti non importa proprio cosa si arrivi infine a pensare. E secondo me non importa più di tanto nemmeno quale sia stato il percorso seguito dai pochi che possono permettersi il lusso di giungere a una conclusione (purtroppo però io non figuro nell' elenco): la CIA se ne frega degli indici di gradimento e continua a fare i propri giochini. Tutt' al più nega tutto quando la si accusa di rovistato nel torbido come nel caso di Bin Laden, anche a rischio di cadere nel noto conflitto di interessi dei cospirazionisti che citano se stessi per avvalorare le proprie teorie.

Un saluto, e grazie per aver precisato quel che hai ritenuto degno di essere precisabile :)

Anonimo ha detto...

Grazie a te Bifidus, anche per la citazione del testo di Meyssan, che in tutta franchezza non avevo mai notato.

Ho precisato quelle 2-3 cose solo per chiarire il mio punto di vista, senza voler entrare nel merito della questione CIA/non-CIA.

Se avessi voluto difendere la CIA, avrei potuto semplicemente sostenere che in base alla massima "il nemico del mio nemico è mio amico" e considerato il clima di guerra fredda dell'epoca, non era poi così scandaloso che la CIA avesse aiutato Bin Laden contro i sovietici, così come il KGB non avrebbe mancato di fare altrettanto in circostanze opposte.
Non è la prima volta che un alleato di comodo diventa un pericoloso nemico, e non sarebbe l'ultima.

Ma non era questo lo scopo dell'articolo, quanto quello di evidenziare che una serie di convinzioni date per scontate, non sono supportate da dati di fatto.
Può essere più che logico pensare che la CIA abbia aiutato Bin Laden in un modo o nell'altro, e non c'è niente di male a crederlo.
Ma spesso la certezza con cui è proposta questa connessione lascia intendere che essa sia universalmente accettata, provata e ammessa dagli stessi interessati.
Cosa che non è.

Quanto a Bunel, la sua storia è in contraddizione con tutti gli elementi di cui si dispone oggi.
Innanzitutto Bunel era un ufficiale di artiglieria. Viene spesso indicato come membro dell'intelligence francese ma non ho controllato se c'è qualche elemento a supporto di questa appartenenza.
Lui dice che si trovava in Giordania, e dice di aver sentito i "colleghi giordani" che scherzavano su questo database.
Poi dice che questo database fu usato per gestire i record dei partecipanti alla Conferenza Islamica (che è un'organizzazione ufficiale, non vedo la ragione di usare un database di terroristi per archiviare i nomi dei dignitari arabi), poi dice che il nome fu usato con riferimento a La Base aerea di Riyad, poi dice che questo data base fu usato per inviare messaggi ai gruppi terroristici in Algeria e in Francia, per arrivare all'affermazione che il database fu usato da Bin Laden come una specie di rete Intranet, quando Bin Laden era agente della CIA in Afghanistan (Bunel dice ciò senza minimamente documentare la cosa).

Alla fine conclude che non esiste un'organizzazione terroristica chiamata Al Qaeda e quest'ultima è un'invenzione della propaganda americana.

Onestamente mi pare un discorso molto arzigogolato, e in certi passaggi sembra che Bunel stia parlando di tutt'altro.

Ad ogni modo, mi rendo conto che il mio articolo può essere facilmente letto come una difesa incondizionata della CIA, ma non è così.
Quando ritengo di difendere l'operato di qualcuno, per ragioni ideologiche o politiche ecc..., lo faccio giustificando e motivando il suo operato, e non cercando di negarlo.

Nel caso specifico, a veder bene, c'è ben poca differenza se la CIA ha aiutato Bin Laden o "solo" i talebani, visto che questi ultimi non sono certo da meno.

Così come non è detto che la CIA avesse necessità di aiutare direttamente chicchessia: armi e soldi possono viaggiare attraverso molti canali (ad esempio i servizi Pakistani, il governo Arabo, ecc...) senza alcuna necessità di avere contatti diretti o anche solo di sapere se alla fine giungeranno al gruppo X e/o al gruppo Y.

E se le cose sono andate così, non lo sapremo mai, perchè se è vero che la CIA ogni tanto ripulisce gli armadi dando in pasto i suoi segreti ormai datati, gli altri servizi di solito bruciano tutto quello che non serve più.

In conclusione, il fatto che non esistano prove che la CIA abbia aiutato Bin Laden non significa che non lo abbia fatto, e il fatto che sia logico pensare che lo abbia fatto non prova che lo abbia fatto.

E in questo gioco di parole, ciascuno poi può collocare il proprio convincimento, ma non può presentarlo come una certezza.

A mio avviso, si intende.

:-)

Stepan Mussorgsky ha detto...

Grazie a John e a Bifidus per questo squisito scambio di opinioni tra persone intelligenti! :D

Ci manca solo un buon tè coi biscottini ^_^

E farsi crescere i baffi, o il pizzetto o qualcosa da lisciarsi compiaciuti mentre si discorre: che pregio, che agio! ^_^

Ahimè sono escluso da questa amabile dialettica in quanto il mio quoziente intellettivo bovino mi impedisce di arrivare a tanto , ovvero: oltre l'infinito, persi nei meandri dei search su Google :D

lascio quindi a voi l'onere e l'onore del palcoscenico :)

solo un suggerimento allo pseudotroll non meglio identificato :

nickname per le prossime sparate : Acronimo, Geronimo, Pseudonimo, Metronomo... i veri complottisti sono quelli che hanno guardato nell'abisso e ne sono rimasti irrimediabilmente affascinati/traumatizzati :D

Saluti ai bravi ragazzi :D

usa-free

bifidus ha detto...

Ciao usa-free:

sono lieto che lo scambio di battute ti sia piaciuto talmente tanto da non notare che il "lisciarsi compiaciuti" sia stato preceduto da un poco di "fastidioso prurito", che si era provveduto a grattare :). Il "lisciare" quindi non era certo solo una vanità, ma rispondeva anche alla necessità pratica di riassestare il pizzetto.
Non mi meraviglia però che tu ti sia perso questo aspetto, perchè è proprio qui che entra in gioco l' intelligenza, la cui mancanza "google" di certo non può compensare. E ti dirò di più: quel che questo onorato palcoscenico (che tenti inutilmente di disonorare ancora una volta) ti ha appena offerto un raro spettacolo.
Il perchè è presto detto: quante volte hai visto una persona riuscire a distinguere l' ironia ( che qui era del "bravo ragazzo/non bravo ragazzo") dal nocciolo della questione (che a te molto spesso sfugge persino ) e concludere che: "in questo gioco di parole, ciascuno poi può collocare il proprio convincimento, ma non può presentarlo come una certezza"?
Riesci a cogliere la raffinatezza di questa chiosa?
Ora la priverò della sua aura sofisticata e la banalizzerò enormemente, ma solo per essere certo che riesca a goderne anche chi è solito procedere a colpi di "Mavaiacagarefanfarone": su un ring questo equivarrebbe all' abbraccio di un pugile, che di certo non è fraterno, ma impedisce all' avversario di attaccare.
Il "No contest" è d' obbligo in questo caso perchè, in mancanza di altri elementi certi e verificabili specifici a Bin Laden, estendere ulteriormente la spinosa questione della "Cia/non Cia" nella storia sarebbe ora un colpo sotto la cintura.

Qualcuno potrà non comprendere tutto ciò, ma si sa: ognuno ha i propri limiti. Qualcuno dice ad esempio che la boxe sia una "arte nobile" ed io, che evidentemente son sordo ai richiami del bello e dell'arte, non riesco a capire quale sia il pilastro su cui poggia questa affermazione. Tuttavia, riesco ancora a distinguere il pugilato dalla "rissa da bar" che qualcuno tenta di innescare anche altrove con un "Io invece ne avevo sentita un'altra, non ricordo più dove", in preda ai fumi dell' alcool, tragugiato per tentare di anestetizzare il tormento dato unicamente dalla propria ignoranza acuta. Ecco che in scenari come questo, i "meandri di google" possono essere decisamente utili per distinguere "il bove" dal "complottista cronico", che pure avanza sul sentiero dell' illuminazione per sentito dire, lanciando sedie prese non si sa dove.

Dopo queste brevi considerazioni, permettimi di farti notare che "anonimo acronimo omonimo" non ha postato alcun commento a questo post, per cui il tuo chiamarlo in causa è assolutamente fuori luogo. Non è sempre necessario fiondarsi su google per evitare "figure da bove": ogni tanto basta leggere, senza nemmeno bisogno di arrivare a cogliere quel che è tra le righe.
Ciao

Stepan Mussorgsky ha detto...

Tralascio le tue provocazioni puerili e mi concentro su questa tua ennesima sparata da fanfarone:

"Tuttavia, riesco ancora a distinguere il pugilato dalla "rissa da bar" che qualcuno tenta di innescare anche altrove con un "Io invece ne avevo sentita un'altra, non ricordo più dove", in preda ai fumi dell' alcool, tragugiato per tentare di anestetizzare il tormento dato unicamente dalla propria ignoranza acuta."

Adesso non ho più dubbi: sei un complottista, all'ultimo stadio.

Da un mio innocuo "se ne sentono tante..." ricavi sto pistolotto che non fa altro che rivelare i tuoi fastidi interiori e la tua vera natura, molto più meschina della patina di rispettabilità di cui vorresti ammantarti.

Opportunamente stimolato, piombi nella fattispecie della critica che mi rivolgi, irrompendo in un ambito non tuo, fantasticando come un folle su una frase di 4 parole che nulla allude e nulla provoca, se non nel tuo cervello complottista, e mostrando l'ignoranza di chi vuol solo fare rissa e non si premura di indagare un minimo l'ambito da cui trae spunto per le sue sparate iperboliche.

Tipico del fanfafarone complottista e prevenuto all'inverosimile. Queste cose rimangono come il mavaiacagarefanfarone, naturalmente per chi è ancora dotato di un'apertura mentale sufficiente a consentirgli di leggere LE righe, e non di perdersi nei vaneggiamenti tra le righe.

con rinnovata simpatia ^_^

usa-free