venerdì 20 luglio 2007

La Censura


Nel precedente post segnalavo un incontro radiofonico tra Attivissimo e Grillo, il cui ascolto si è rivelato interessante anche a distanza di tempo dall' avvenimento. La prima domanda posta dalla conduttrice al "cacciatore di bufale" è la seguente:

"Perché secondo te Il Blog di Beppe Grillo ha tanto successo e che effetto suscita, che potere esercita?"

Attivissimo: "Beh, chiaramente uno degli ingredienti del suo successo è… deriva dalla sua popolarità nei media tradizionali e anche, in un certo senso, dall'… dall' oscuramento che i media tradizionali hanno fatto per la sua attività. Da quando ci fu quella famosa battuta fatta alla Rai, tempo addietro, Grillo è stato praticamente eliminato dalla scena televisiva. E questo ne crea in un certo senso una specie di antieroe e questo chiaramente poi si trasferisce sul… sulla cultura internet, e quindi diventa interessante avere finalmente la possibilità di comunicare con una persona che è stata ostracizzata così a lungo."

Ovvero: Grillo è sicuramente bravo, bello e simpatico, ma anche l' alone di "antieroe censurato" alimenta l' interesse del pubblico nei suoi confronti.

Conduttrice: "Quindi il web è il luogo di libertà dove Beppe Grillo si può esprimere e dove può anche comunque trovare molto consenso?"

La risposta di Attivissimo è in sostanza affermativa, anche perchè è indiscutibile che Grillo raccolga enorme consenso con il suo blog. Vorrei però ricordare qualche post proprio del blog di Grillo, dai quali si evince che la censura in realtà non ha mai smesso di perseguitarlo. Ma dove non arrivava quella reale, ci ha messo un po' di suo, perché il "frutto proibito" si dice sia quello più dolce di tutti e va a ruba. Poco importa se per qualcuno si rivela in realtà asprigno: è proibito, e fino a quando lo sarà, qualcun altro continuerà sempre a dire che è il più dolce. E Grillo conosce benissimo il meccanismo.

Nella sua postfazione al libro "Regime" di Travaglio-Gomez, ripercorreva così la nascita del "Grillo eroe" dell' immaginario popolare, che è coincisa con la prima censura subita da Craxi:

"All'inizio credevo anch'io che fosse uno statista. Poi capii che era un ometto. Me ne accorsi quando, con mio grande stupore, lo sentii - lui, il presidente del Consiglio - pronunciare il nome di un comico genovese: il mio. «Chi si crede di essere Grillo?», disse. Solo un ometto poteva scomodarsi per me, abbassarsi a tanto. Fosse stato intelligente, avrebbe detto: «C'è un birichino di Genova che mi prende in giro, ma io mi diverto moltissimo». E mi avrebbe ucciso per sempre. Rovinato. Invece fece di me un eroe, un martire. Da quel giorno non ebbi più fans, ma parenti. Fratelli."

Non tutti i mali vengono per nuocere, insomma. La censura lo ha reso "eroe". Essere un "censurato" è cosa bella e nobile e solo un ometto può vedervi un reietto…, perchè tanta censura, tanto onore. Vediamolo:

Acqua e censura, novembre 2005. Alla notte bianca di Napoli, c' era talmente tanta gente da bloccare le uscite della metropolitana e lo spettacolo è stato interrotto a metà, per ragioni di ordine pubblico. Uno scandalo! Il genovese infatti non ha fatto in tempo a parlare della privatizzazione dell' acqua. Quindi: censurato lui e censurata l' acqua! Spero che abbia almeno imparato la lezione: quando hai qualcosa di importante da dire, dilla subito, perché non si sa mai. La censura è in perenne agguato.

Goolag. Ad anni dalla scomparsa di Craxi, la Cina continua a non porta bene a Grillo. Nel febbraio 2006 infatti si è accorto che il suo bel faccione non è più visibile ai cinesi attraverso la funzione di ricerca delle immagini di Google. Chissà: se le donzelle di quelle remote regioni potessero vederlo, magari lo erigerebbero a sex symbol (assolutamente da vedere la copertina di Internazionale!), soppiantando così i già rari fustoni con gli occhi a mandorla. Ma si sa: i cinesi la concorrenza sono abituati a farla, non a subirla. Ecco il perché della censura.

Non posso, non devo, non voglio… Nel titolo di questo post del marzo 2006, Grillo oppone una vana resistenza ...a se stesso: non potrebbe, non dovrebbe e nemmeno vorrebbe, ma alla fine cede e riparla di censura. A sproposito. Gli era giunta infatti qualche segnalazione dai dipendenti dell' Eni, che non riuscivano più a collegarsi al suo Blog dal posto di lavoro. Poi però nella smentita si scopre che in realtà l' Eni aveva bloccato l' accesso a tutti i siti non attinenti alle attività lavorative dei propri dipendenti. Non erano perciò accessibili ad esempio i siti pornografici, quelli di giochi d' azzardo e la blogosfera in generale. E immagino: nemmeno le copertine di Internazionale.

Come abbiamo visto, Grillo ha imparato sulla propria pelle che l' interruttore della "censura" spegne sì qualche riflettore, ma accende nel contempo tante lampadine. Ecco perchè, nonostante sul suo blog non corra rischio di essere censurato, ora gioca da maestro con gli impulsi elettrici dei suoi lettori. Fratelli e compiacenti.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Poi però nella smentita si scopre che in realtà l' Eni aveva bloccato l' accesso a tutti i siti non attinenti alle attività lavorative dei propri dipendenti. Non erano perciò accessibili ad esempio i siti pornografici, quelli di giochi d' azzardo e la blogosfera in generale.

Per la cronaca, dalla rete Eni rimangono accessibili (per ora, chè la cosa può cambiare da un momento all'altro) sia luogoNONcomune che le copertine di Internazionale e anche i blog di Attivissimo (disinformatico e undicisettembre).
Sono invece bloccati il blog di Grillo e luogocomune.

Questi i fatti.
Le conclusioni le lascio ad altri (tanto di fesserie in rete ce ne sono già un sacco).

amico-di-mail

bifidus ha detto...

Ciao amico di mail,

Penso sia chiaro che mi riferivo a un post di Grillo del marzo 2006.
Se ora le cose stanno invece come dici, segnalalo a Grillo e Mazzucco. Almeno potranno parlare di CENSURA a ragion veduta :).
Ciao

Anonimo ha detto...

Dear Bifidus.
Se vuoi posso tentare di far inserire luogoNONcomune nella blacklist della rete Eni. Magari un mio amico, che lavora al comune di Savona, riesce a farti bloccare anche su quella rete.
Non sarà la Cina, ma almeno potrai vantarti di essere censurato anche tu.
Multinazionali del petrolio e istituzioni pubbliche che ti oscurano... sai che figata.
Per un blog "di quattro gatti" mica è poco. Roba da mettere in homepage.

amico-di-mail

bifidus ha detto...

Amico,

visto che hai amicizie tanto altolocate, perchè non cerchi di scoprire qual' è il criterio con cui l' Eni decide i siti da oscurare?
A proposito, il caro Blondet si può leggere da quelle parti?
Ciao

Anonimo ha detto...

visto che hai amicizie tanto altolocate, perchè non cerchi di scoprire qual' è il criterio con cui l' Eni decide i siti da oscurare?
Sorry. Le mie amicizie non sono locate abbastanza in alto da poterti rispondere.
Ma non mi faccio grosse illusioni di una qualche selettività ponderata: credo che navighino a vista.
Tempo fa ci abbonammo ad alcune riviste scientifiche online (roba da svariati milaeuro).
L'accesso venne rapidamente impedito e dovetti fare casino per riottenerlo.
Non conosco il motivo esatto, ma ho una mia teoria: In inglese il termine "chimica analitica" è normalmente abbreviato con Anal. Chem.. Temo che qualcuno (spero un software particolarmente ottuso) abbia interpretato l'abbreviazione come una pratica sessuale quantomai stravagante, e, nel dubbio, ne abbia scoraggiato l'approfondimento.

A parte i pornositi (ora non è più accessibile neanche www.goigle.it, che in un primo tempo -purtroppo- lo era) sono oscurate le homepage di veline, calciatori, attori e altri vip (olte che, come detto, il Grillo Blog e LC).
Ma non ho una casistica completa.

A proposito, il caro Blondet si può leggere da quelle parti?
Ahimè sì.
Almeno in effedieffe.
Ma normalmente "la stampa" (intesa anche in senso ampio, via internet) è accessibile tutta.

bye

a-d-m